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Uno sguardo sulla festa della Madonna Addolorata a Pianopoli

3 min di lettura

Qualche giorno fa le luminarie, la festa e i fuochi, oggi una riflessione su come Pianopoli ha vissuto questo tradizionale appuntamento

PIANOPOLI. A qualche giorno dalla festa in onore della protettrice, la Madonna Addolorata, Pianopoli torna alla normalità facendo i conti coi bilanci, i pareri e le opinioni che si sono susseguiti dopo la parola fine suggellata a suon di fuochi d’artificio.

Sia dal punto di vista religioso, curato dal parroco mons. Tommaso Buccafurni, che da quello civile la risposta dei partecipanti è stata forte.

Già a partire dai primi rintocchi del tradizionale settenario, iniziato il 16 settembre, i fedeli non hanno lesinato il tempo da dedicare alla protettrice della cittadina.

Il ringraziamento quotidiano rivolto alla Madonna Addolorata ha raggiunto il suo apice di devozione e riconoscenza proprio la mattina del 23 settembre, quando l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gianluca Cuda ha offerto alla protettrice il consueto cero votivo.

Ma cosa ha lasciato davvero questa festa ai pianopoletani e a quanti hanno visitato il paese negli ultimi giorni?

L’appuntamento di fine settembre è a Pianopoli un evento atteso non solo perché i fedeli possono dimostrare la propria riconoscenza alla protettrice, ma anche per chi pur non essendo credente ha un legame affettivo con una festa che esprime l’unico vero ponte con la tradizione.

E quest’anno l’impegno degli organizzatori è stato ripagato con una risposta da parte dei visitatori che non ha eguali nelle passate edizioni, complice il concerto serale di Fabrizio Moro, gli stand degli artigiani locali e un’impeccabile gestione dell’ordine pubblico.

Nei tre giorni di festeggiamenti Pianopoli si è risvegliata dalla sonnolenza estiva e ha salutato l’autunno incombente caricandosi di nuova energia.

Tra venerdì 21 settembre e sabato 22 la via principale del paese si è riempita di colori, musiche e volti sorridenti, con i tradizionali carri dell’uva e gli spettacoli che hanno arricchito le serate, inaspettatamente calde e piacevoli anche dal punto di vista climatico.

Il giorno di festa: dalla messa al concerto di Fabrizio Moro

Domenica 23 settembre, l’atteso giorno di festa, ha colto tutti alla sprovvista col suo sole cocente e l’atmosfera tipica di una giornata estiva.

 

Le partecipate messe del mattino hanno aperto i festeggiamenti religiosi mentre sul corso il via vai di gente felice veniva scandito dalle musiche della banda e dalle finestre aperte il rassicurante profumo delle “vrasciole” calde andava diffondendosi tra gli stand, per i vicoletti e nei bar.

L’allegria del mattino ha alimentato la giornata fino a sera, quando il campo sportivo di Pianopoli ha accolto centinaia di fan, semplici curiosi e veri e propri appassionati giunti in paese per il concerto di Fabrizio Moro, un evento anch’esso denso di aspettative tutte rispettate abbondantemente.

Gli spalti e il prato colmi di ragazzi e ragazze, di famiglie con bambini e anziani, di seguaci sfegatati e di comuni visitatori hanno fatto da cornice a uno dei più bei finali che la festa dell’Addolorata abbia avuto in questi ultimi anni, con un artista che ha saputo rapire il pubblico eterogeneo guidandolo fino alla mezzanotte, quando uno sfavillante spettacolo pirotecnico ha salutato tutti chiudendo i festeggiamenti con la promessa di ritrovarsi ancora qui anche l’anno venturo.

Daniela Lucia

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