Pianopoli: finalmente un contratto definitivo per 13 lavoratori ex LPU ed ex LSU
2 min di letturaDopo 24 anni è finita un’odissea anche grazie all’impegno dell’amministrazione comunale
Comunicato Stampa
Quando il lavoro diventa soddisfazione dignità. È stato un percorso in salita ma finalmente per 13 lavoratori, precari dal 1998, è giunto il momento di avere un contratto definitivo e dignitoso.
A Pianopoli dal primo agosto è finito il tortuoso cammino di 13 persone che per poter ottenere il giusto ed equo riconoscimento al loro lavoro hanno lottato per 24 anni.
Sono ex LPU ed ex LSU che ogni anno si sono ritrovati a combattere per avere la proroga del contratto. Tutto è iniziato nel 1998; nel 2014 è arrivata la stabilizzazione ma non la contrattualizzazione. Poi l’incertezza lavorativa è proseguita sino al primo agosto 2021, quando è stato fatto un contratto a 18 ore settimanali, che è sembrata più una beffa che una soluzione.
A correre ai ripari il Comune di Pianopoli che per poter dare loro una vera dignità economica ha fatto in modo che ci fosse anche lo scorso anno un’integrazione oraria.
La battaglia però non si è fermata e si è così arrivati al primo agosto 2022 e con la risposta della Regione Calabria che ha portato le ore settimanali a 25, ovviamente non sufficienti per uno stipendio dignitoso. Ma, con il nuovo intervento del Comune di Pianopoli, il loro contratto oggi è di 32 ore settimanali.
“Aggiungere delle ore al nostro contratto è stato un traguardo importante – dichiara Maurizio Viola, rappresentante RSU Fpcgil – grazie all’intervento della Regione ma soprattutto della nostra sindaca, Valentina Cuda, abbiamo chiuso un capitolo che si trascina da 24 anni. Ci è voluta una grande forza di volontà da parte della sindaca – conclude Viola – per mantenere gli impegni presi, perché sappiamo quante difficoltà si incontrano nell’amministrare un comune. Oggi tutti i lavoratori intendono ringraziarla perché ha fatto un passo importante e sappiamo bene quanto conta avere uno stipendio dignitoso in questi tempi così difficili”.