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La Piazzetta di San Nicola a Sambiase

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La Piazzetta di San Nicola a Sambiase

Un crocicchio di frequentazione per tante generazioni, anch’esso benedetto da una croce cristiana, posta all’angolo di un vicolo: di recente ospita anche la statua votiva del Santo.

Prima di inquadrare brevemente la piazzetta, alla luce della sua configurazione, nel cuore del centro storico di Sambiase, è doveroso abbozzare qualche notizia agiografica.

San Nicola nacque probabilmente a Pàtara di Licia, intorno al 270 dopo Cristo. Sacerdote, prima, e vescovo metropolita, poi, a Myra: imprigionato ed esiliato nel 305 durante la persecuzione di Diocleziano, fu poi riabilitato da Costantino nel 313.

Non è certo se sia stato uno dei 318 partecipanti al Concilio di Nicea del 325: secondo la tradizione, comunque, avrebbe condannato fermamente l’Arianesimo, difendendo l’ortodossia, e in un momento d’impeto avrebbe addirittura preso a schiaffi Ario.

Qualche curiosità: non tutti sanno che questa figura straordinaria sia stato protagonista di molte leggende, riguardanti miracoli a favore di poveri e defraudati.

  • Si narra che Nicola, venuto a conoscenza di un ricco uomo decaduto che voleva avviare le sue tre figlie alla prostituzione, perché non poteva farle maritare decorosamente, abbia preso una buona quantità di denaro, lo abbia avvolto in un panno e, di notte, l’abbia gettato nella casa dell’uomo in tre notti consecutive, in modo che le tre figlie avessero la dote per il matrimonio.
  • Un’altra leggenda narra che Nicola, già vescovo, resuscitò tre bambini che un macellaio malvagio aveva ucciso e messo sotto sale per venderne la carne: da allora si diffuse, probabilmente, la fama di benefattore e protettore dei bambini.

Ora, venendo alla nostra piazzetta, si ha l’impressione, guardando la postura della statua, posta al centro, che il volto del Santo guardi dritto in linea retta per disegnare la geografia spirituale del paese, che in fondo a destra porta alla Chiesetta dell’Addolorata, mentre a sinistra dalla Matrice, passate le Chiese dell’Annunziata e dell’Immacolata, arriva fino al Monastero dei Minimi.

Insomma, tutto uno sguardo di fede mi passa anche da qui…

Aveva ragione il nostro buon Dante:

«Esso parlava ancor de la larghezza
che fece Niccolò alle pulcelle,
per condurre ad onor lor giovinezza»
(Purgatorio XX, 31-33)

Prof.  Francesco Polopoli

 

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