LameziaTerme.it

Il giornale della tua città



Piccioni: “Aeroporti, nessun rappresentante di Lamezia al tavolo regionale”

3 min di lettura

LAMEZIA. Rosario Piccioni, ex consigliere comunale, critica pesantemente il fatto che al tavolo regionale sul sistema aeroportuale calabrese non sia stato invitato nessun rappresentante della città di Lamezia Terme che è sede dello scalo più importante della regione.

Di seguito la nota stampa: “Basterebbe la foto dell’incontro svoltosi alla Cittadella regionale per avere una rappresentazione plastica di quello che ormai da troppo tempo sta accadendo alla Sacal e che costantemente stiamo denunciando: si parla di futuro del trasporto aereo calabrese e Lamezia è fuori! Non è una pura questione di galateo istituzionale o di forma.  Inaccettabile che ad un tavolo dove sono seduti il presidente della Sacal Arturo De Felice, il presidente della Regione Mario Oliverio e i sindaci di Reggio Calabria e Crotone Giuseppe Falcomatà e Ugo Pugliese, non vi sia alcun rappresentante del Comune di Lamezia, la città dove si trova l’unico aeroporto internazionale in Calabria e l’unico classificato come scalo di rilevanza strategica dal governo.  Possibile mai che, né al presidente Sacal né ad Oliverio, sia venuto in mente di invitare un rappresentante del Comune di Lamezia?

Perugini: l’aeroporto è ancora una risorsa per Lamezia Terme?

Davvero basta l’immagine dell’incontro in Regione per riassumere l’atteggiamento da oltre due anni dell’attuale management della Sacal rispetto all’aeroporto di Lamezia, puntualmente “vittima sacrificale” in nome di altri interessi. La cronaca dei mesi passati la conosciamo bene. Dalle incertezze per la situazione dei lavoratori agli episodi più bizzarri, come l’aereo partito da Crotone  e costretto a fermarsi a Lamezia perché allo scalo pitagorico non c’era carburante. A poco serve, come ha fatto il presidente De Felice in conferenza stampa, elencare numeri e dati di passeggeri a Lamezia, fortunatamente in costantemente crescita. Siamo ovviamente felicissimi che aumentino i passeggeri e i nuovi voli, ma ciò non è certamente frutto della politica aziendale da parte dell’attuale management Sacal che invece si sta rivelando fortemente negativa per lo scalo lametino. A cominciare dalla questione più importante per il futuro del nostro scalo e del trasporto aereo calabrese, la realizzazione dell’aerostazione, sulla quale ancora siamo agli annunci e non abbiamo visto alcun passo in avanti. E sono passati – dobbiamo ricordarlo – ben un anno e mezzo dall’insediamento della gestione guidata da De Felice. Sembra quasi che l’aeroporto lametino sia semplicemente utilizzato a fini di marketing, sviscerando numeri e facendo annunci, per nascondere i risultati di una gestione che invece è deludente su tutti i fronti.

Intervenendo a Lamezia qualche mese fa il presidente Oliverio aveva dichiarato che Lamezia non avrebbe pagato “due volte” il prezzo dello scioglimento per mafia e del commissariamento. La foto del tavolo dimostra che non è così! E’ un pessimo segnale.  Dimostra, caro presidente Oliverio, che dalle parole ai fatti c’è una distanza abissale.  E forse non è un caso che accanto al presidente Oliverio ci siano due dei sindaci firmatari del famoso appello per la ricandidatura.  Lamezia, che ha già pagato troppo anche sul fronte dell’aeroporto, dovendo sopportare tutte le conseguenze legate alla necessità di tenere aperti gli scali di Reggio e Crotone, non  può pagare ora anche il “prezzo” delle esigenze politiche ed  elettorali di Oliverio in corsa per la ricandidatura”.

Alla commissione straordinaria e al rappresentante nominato nel cda Sacal chiediamo di battere un colpo!!!. Lamezia, che già sta pagando giorno per giorno il prezzo di una cattiva politica che ha portato allo scioglimento, non può essere tagliata fuori dai tavoli che contano anche su una questione, come quella dell’aeroporto internazionale, dal quale dipende il futuro non solo di Lamezia ma di tutta la Calabria.

 

 

Click to Hide Advanced Floating Content

Centro Commerciale Due Mari

Centro Commerciale Due Mari