Piccioni: per il secondo anno voto bilancio sul filo del rasoio
4 min di letturaVenerdì prossimo il consiglio comunale dovrà votare il bilancio consuntivo 2016, con il fiato sul collo di una diffida prefettizia, notificata all’amministrazione comunale e a tutti i consiglieri l’8 maggio, che ci impone di approvare il documento contabile entro sabato prossimo, pena l’avvio della procedura di scioglimento del consiglio e il commissariamento, come previsto dalla legge.
Annuncio sin da ora il mio voto contrario a un bilancio che è uno specchio efficace del modo di fare dell’amministrazione Mascaro, di un cambiamento gridato prima sui palchi della campagna elettorale e oggi in ogni occasione pubblica mai nei fatti mai realizzato. E la città se ne sta accorgendo sempre più.
“Mai più proroghe”, “mai più ritardi” e tanti altri slogan ormai caratteristici del Sindaco Mascaro, si scontrano con la realtà di una città ferma, gestioni prorogate e riprorogate e, per tornare a noi, un bilancio che per il secondo anno consecutivo viene approvato a seguito di una diffida del prefetto.
L’anno scorso, duplice diffida prefettizia, sia per il consuntivo 2015 sia per il previsionale 2016. Anche quest’anno, come l’anno scorso, sul filo del rasoio! Si predica il rigido rispetto dei termini a parole, nei fatti si espone ancora una volta la città a rischio scioglimento.
E che di quel cambiamento urlato, come dicevo un anno fa, siano rimaste soltanto “parole parole parole”, non lo dice solo il sottoscritto, che potrebbe essere di parte.
Basta leggere tanto le dichiarazioni alla stampa quanto le assenze in commissione degli stessi consiglieri di maggioranza. Non è uno schemino di entrate e uscite, il voto al bilancio è un voto politico. Ma il Sindaco si ostina a procedere con la logica dell’uomo solo al comando.
E le criticità espresse dai revisori dei conti nel parere al consuntivo 2016 mettono nero su bianco la distanza tra i proclami di questa amministrazione sul rigore contabile e la realtà dai fatti.
Si raccomanda “incisività e tempestività nella riscossione dei tributi”, prova del fatto che, nonostante i centinaia di accertamenti inviati nelle case dei lametini relativi agli anni passati, il miglioramento sul fronte delle entrate non basta e bisogna fare di più.
Voglio poi sottolineare in particolare due rilievi espressi dai revisori che, laddove l’amministrazione comunale non interverrà per una risoluzione, potrebbero influire negativamente sull’approvazione del piano di riequilibrio da parte del Ministero. L’amministrazione Mascaro non ha ancora attivato il controllo analogo, che consente al Comune di monitorare le attività e l’andamento finanziario delle società partecipate dal Comune stesso: è un obbligo legislativo che il nostro Comune deve rispettare e un atto fondamentale per garantire che le società partecipate dal Comune non si trasformino in centri di sprechi, ma siano effettivamente strumenti a servizio dei cittadini.
Ed è molto grave, come ci viene segnalato sempre dal parere dei revisori, il disallineamento dei conti tra bilancio del Comune e quello della Multiservizi: una serie di discordanze sui debiti e crediti tra il Comune e la società che, oltre il dato meramente numerico, si traducono poi in problemi di gestione e quindi disservizi verso i cittadini.
Il Sindaco al suo insediamento aveva assicurato che non si sarebbe più assistito all’ assegnazione degli obiettivi ai dirigenti in ritardo, in modo da poterne verificare il raggiungimento. Ebbene i piani esecutivi di gestione 2016, gli strumenti di raccordo tra le funzioni di indirizzo politico dell’amministrazione e le funzioni di gestione del personale dirigente, sono stati assegnati ai dirigenti del nostro Comune solo nel mese di ottobre 2016.
Sono segnali che confermano che la linea Mascaro dell’uomo solo al comando che tiene tutto sotto controllo, non regge. Vigileremo perché, nell’interesse della città, siano rispettate le indicazioni dei revisori.
Il nostro no al consuntivo 2016 non è un no pregiudiziale, ma esprime una forte critica politica a un bilancio che fotografa quanto più volte ho dichiarato di questa amministrazione: non basta produrre documenti impeccabili dal punto di vista ragionieristico, se non si è capaci di scelte politiche coraggiose e se non si ha una visione generale dello sviluppo della città, che vada oltre i grandi annunci spot fatti nelle manifestazioni pubbliche.
Rosario Piccioni