Piccioni ai commissari: delusione per operato di questa commissione
4 min di letturaTrascorsi ormai cinque mesi dall’insediamento della commissione straordinaria dopo lo scioglimento del nostro consiglio comunale per infiltrazione mafiose, è doveroso iniziare a fare delle valutazioni su quanto è stato fatto in questi mesi ed esprimere anche dei giudizi.
Comunicato Stampa
Certamente abbiamo apprezzato da subito l’atteggiamento di disponibilità all’ascolto da parte dei commissari. Senza proclami mediatici e scatti fotografici che lasciano il tempo che trovano, subito dopo l’insediamento della commissione straordinaria, nell’incontro avuto in Comune come movimento “Lamezia insieme” con grande serietà abbiamo posto alcune questioni fondamentali per la nostra città.
Ci siamo sempre schierati dalla parte di chi rappresenta oggi lo Stato in questo Comune, su cui non possono essere scaricate le responsabilità di inadempienze e ritardi di chi c’era prima dell’insediamento della commissione e che soprattutto è stato causa dello scioglimento.
Tuttavia, dopo cinque mesi, quasi un terzo del periodo previsto di commissariamento, non possiamo non esprimere profonda delusione per l’operato di questa commissione straordinaria. Dobbiamo constatare che alle parole e alle intenzioni non stanno seguendo i fatti. Agli incontri e alle foto di rito, non stanno seguendo le risposte ai cittadini lametini.
La presenza dello Stato, così fondamentale in una realtà come la nostra dove per la terza volta il Comune viene sciolto per infiltrazioni della criminalità organizzatà, non può ridursi all’uso del “pugno duro”, alla chiusura di strutture e impianti sportivi e culturali, allo sconvolgimento della vita di una comunità.
I cittadini di Lamezia chiedono a chi oggi qui rappresenta lo Stato un’azione incisiva tanto sulle situazioni quotidiane quanto sulle grandi questioni che vanno a delineare il futuro della nostra città. E invece in questi mesi i cittadini di Lamezia non stanno vedendo alcun risultato.
Partiamo proprio da alcune delle questioni più importanti che abbiamo sottoposto nel corso del nostro incontro con i rappresentanti della commissione.
Sulla situazione del campo Rom di Scordovillo, abbiamo invitato i commissari a riprendere in mano il lavoro realizzato negli anni scorsi, indicando alcune piste da seguire per ottenere subito dei risultati, come lo sgombero degli alloggi di Via degli Uliveti destinati ai cittadini di etnia rom e avviare un’interlocuzione con l’Agenzia Nazionale per l’utilizzo dei beni confiscati per trasferire i nuclei dal campo di Scordovillo.
E invece dobbiamo constatare che anche i commissari si sono lasciati prendere dalla febbre degli annunci, dando quasi per immediato lo sgombero del campo di Scordovillo e degli alloggi occupati abusivamente: ad oggi l’unica azione messa in atto dai commissari su questa delicatissima questione è stata quella di riprendere un progetto delineato dall’amministrazione disciolta che fissa addirittura alla fine del 2020 il completamento dello sgombero del campo di Scordovillo.
Non si può amministrare scaricando su chi verrà dopo le responsabilità di portare a termine quelli che fino ad oggi sono solo intenti e cronoprogrammi sulla carta. La Commissione deve invece dire quali risultati concreti intende conseguire nel periodo di amministrazione che le compete. Situazione simile per il progetto S.A.R.A. del quartiere Savutano, frutto di un importante finanziamento ottenuto dall’amministrazione di centrosinistra nell’ambito del Piano Città.
Il nuovo cronoprogramma deliberato dalla commissione fissa addirittura al 2022 la fine dei lavori, anche in questo caso dando all’amministrazione che sarà eletta la “patata bollente” di concludere i lavori nei tempi programmati per non perdere il finanziamento.
Stiamo parlando di ben trenta milioni di euro che oltre a rilanciare l’immagine della città sotto il profilo urbanistico e architettonico, creerebbero un incredibile volano di sviluppo e di occupazione lavorativa per l’intero territorio. Totale silenzio e immobilismo da parte di questa commissione straordinaria anche sul Piano Strutturale Comunale.
Abbiamo ricostruito tutte le fasi e il lungo iter portato avanti nella fase di definizione del piano, strumento fondamentale per lo sviluppo della città nei prossimi decenni.
Alla vigilia di importanti scadenze, non sappiamo che cosa vuole fare questa commissione straordinaria, come si muoverà rispetto al lavoro svolto negli anni precedenti e rispetto alle istanze di tanti imprenditori e cittadini.
Sono solo alcune grandi questioni che certificano un operato di questa commissione straordinaria fino ad ora caratterizzato da intempestività, inefficacia, dall’assenza di una reale interlocuzione con i cittadini.
A ciò si aggiunge la situazione disastrosa delle strade cittadine, mai nella storia della città ridotte ad un colabrodo del genere, la percezione diffusa tra tanti cittadini di una città abbandonata a se stessa, senza alcuna programmazione o progetto per il futuro.
I cittadini di Lamezia non possono scontare, oltre alle conseguenze disastrose di un’amministrazione comunale che non ha saputo tenere lontane le influenze mafiose, l’immobilismo di chi oggi è chiamato a guidare ancora per tanti mesi la nostra città.
Così non va. Con spirito costruttivo, rivolgiamo un accorato appello ai commissari perché ci sia un cambio di passo. Come abbiamo criticato una certa politica degli annunci e delle parole, a maggior ragione a chi rappresenta oggi lo Stato sul nostro territorio chiediamo che alle parole seguano i fatti e di dare risposte concrete e tangibili ai cittadini di Lamezia.
Soprattutto per evitare conseguenze devastanti e irreversibili sulla fiducia che i cittadini nutrono nei confronti delle istituzioni e dello Stato.