Piccioni: no a larghe intese comunali
3 min di letturaNon parteciperò mai ad alleanze di governo che passino per il tradimento del mandato ricevuto dagli elettori. L’ipotesi larghe intese comunali, per quanto mi riguarda, non esiste.
Comunicato Stampa
Questo è stato uno dei passaggi fondamentali che ho fatto ieri in consiglio comunale e che voglio ribadire con forza pubblicamente. Certo dobbiamo lavorare tutti perché Lamezia non torni indietro: proprio per questo, già all’indomani dell’operazione Crisalide, ho affermato a chiare lettere che un eventuale terzo scioglimento del Comune sarebbe una sciagura per la città!
E l’ho ribadito ieri di nuovo in consiglio comunale. Così come ho detto a chiare lettere che in questa fase estremamente delicata per la vita politica cittadina, se davvero si vuole bene alla città, è nostro dovere lavorare per il bene di Lamezia, al di là di qualsiasi convenienza personale o di parte.
Proprio per questo ho chiesto subito al Sindaco Mascaro di fare una verifica all’interno della sua maggioranza alla luce di quanto è emerso dalle ultime operazioni della magistratura.
Siamo sicuri che questa amministrazione, che lo sottolineo non è composta solo dal Sindaco ma anche dalla giunta e dai consiglieri comunali, possono far dormire sonni tranquilli a questa città?
Hanno fatto una verifica seria se al loro interno sussistono ancora elementi che potrebbero aprire scenari preoccupanti per il futuro della città? Se avranno il coraggio di un atto di chiarezza, verso se stessi e verso la città, è bene.
Altrimenti il nodo resta nelle mani dell’amministrazione Mascaro e della maggioranza che lo sostiene. Di certo la strada per uscire dal terremoto di questi giorni non sono i governi di larghe intese, di solidarietà comunale, o di qualsiasi altra formula che veda lo scombinarsi dei ruoli tra maggioranze e opposizione.
Non sarà certo il “compromesso storico” in salsa lametina a far cambiare idea a chi dovrà eventualmente decidere sul futuro della città. I problemi emersi dalle ultime operazioni della magistratura non sono di natura politica, né tanto meno il Sindaco ha bisogno di stampelle dell’opposizione per andare avanti.
Non serve alla nostra comunità. Se il Sindaco e questa maggioranza sono in grado di tirare fuori la città dal pantano dell’operazione Crisalide, lo facciano e se ne assumano la responsabilità. Altrimenti valutino il da farsi, possibilmente prima che sia troppo tardi per la città.
Ribadisco che atteggiamenti attendisti, negazionisti e peggio ancora autoassolutori non servono a nulla in una vicenda delicata come quella che sta attraversando il nostro Comune. Sbaglia approccio il Sindaco Mascaro, che liquida in modo semplicistico la vicenda dell’ex consigliere Paladino, “autoassolvendosi” in quanto Paladino non era candidato nella sua coalizione ma in quella di un altro candidato a sindaco.
La realtà è diversa. Sappiamo tutti dell’avvicinamento di Paladino a Mascaro già nella fase del ballottaggio, la successiva elezione a vicepresidente del consiglio comunale e poi il passaggio nelle fila di Patto per Lamezia, che rappresenta una delle maggiori forze di questa maggioranza, fino a ieri con tre assessori in giunta.
Alla luce delle dichiarazioni di ieri in consiglio comunale del gruppo del PD che hanno lanciato l’idea di un governo cittadino di responsabilità che coinvolga tutto il consiglio, vista la mia posizione assolutamente antitetica, sento infine il dovere di rivolgere un appello al gruppo dirigente del PD e ai tanti iscritti e simpatizzanti per rivedere questa scelta: la città in questo momento non ha bisogno di alchimie politiche ma solo di chiarezza e trasparenza.
Rosario Piccioni