Piccioni: su palazzetto dello Sport, mia battaglia da cinque anni
4 min di lettura“Ben vengano le telecamere di Striscia la Notizia se servono a smuovere la politica cittadina dall’immobilismo degli ultimi cinque anni!” afferma Rosario Piccioni di Lamezia Bene Comune
Ben vengano le telecamere di Striscia la Notizia se servono a smuovere la politica cittadina dall’immobilismo degli ultimi cinque anni!
Quella sul nuovo palazzetto dello sport è una battaglia che personalmente sto conducendo da cinque anni, attraverso atti scritti e consultabili da tutti: a partire dalle interrogazioni e mozioni discusse più volte in consiglio comunale tanto nella prima quanto nella seconda consiliatura Mascaro, fino al lavoro nelle commissioni consiliari e ai numerosi interventi e sollecitazioni sulla stampa.
Il mio primo intervento risale addirittura a novembre 2016: attrezziamoci ora perché, una volta completato, il nuovo Palazzetto venga gestito secondo criteri adeguati a una struttura di alto livello con straordinarie potenzialità sul piano dello sport e dei grandi eventi.
Ho chiesto più volte, inascoltato, all’amministrazione Mascaro prima e alla commissione straordinaria guidata da Alecci poi, di avviare interlocuzioni con gli organismi sportivi di carattere regionale, dal CONI alle singole federazioni e alla Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali visto che la struttura sarà attrezzata per la pratica sportiva da parte delle persone con disabilità, per dotare il nuovo palazzetto di una gestione qualificata e in rete con le realtà sportive regionali e nazionali.
Ho seguito personalmente da assessore ai lavori pubblici e allo sport l’iter che ha consentito alla nostra città di ottenere il finanziamento per la realizzazione del nuovo palazzetto dello sport nell’ambito della programmazione comunitaria così come la fase del concorso di idee prima e l’avvio dei lavori ad ottobre del 2014 poi. Pur tra mille difficoltà e “sassi d’inciampo” burocratici la ditta aggiudicataria ha portato avanti un lacoro eccellente e non si è fermata davanti agli ostacoli cercando di convretizzare l’eccellente visione progettuale dell’arch. Vittorio Grassi. Non è il questo il momento delle polemiche o delle recriminazioni, ma occorre mettere dei punti fermi: le opere pubbliche non “nascono” cattedrali nel deserto, ma lo diventano laddove manca una visione politica e una programmazione che sappia far funzionare le opere, a cominciare dalla gestione, mettendole in rete con il contesto e, come nel caso del nuovo palazzetto, sappia creare interlocuzioni a livello regionale e nazionale per un utilizzo il più funzionale possibile della nuova struttura.
Per questo voglio rilanciare l’appello fatto a gennaio 2020 quando ho presentato la mozione discussa prima in commissione e poi approvata in consiglio comunale, sperando non debbano tornare di nuovo telecamere nazionali per renderci consapevoli del problema. Primo: la commissione straordinaria subito o l’amministrazione comunale dopo le elezioni parziali di autunno si attivino immediatamente per sbloccare le procedure per l’acquisto degli arredi funzionali alla struttura (parquet, seggiolini, arredi spogliatoi etc.) senza i quali il palazzetto è praticamente inutilizzabile per l’attività sportiva. Secondo: l’amministrazione comunale avvii subito un’interlocuzione con le realtà sportive regionali e nazionale di ogni livello per definire le modalità di gestione e di utilizzo della nuova struttura in modo da valorizzarne al pieno le potenzialità. Terzo: l’amministrazione comunale interloquisca immediatamente con Regione e Provincia per ottenere i finanziamenti per il completamento della parte infrastrutturale (viabilità, strade di accesso, parcheggi etc) che è indispensabile per rendere l’area pienamente fruibile.
Il messaggio dev’essere chiaro: la nostra città ha a disposizione una struttura in grado di ospitare grandi competizioni sportive, con 3.500 posti a sedere su tribuna fissa, e grandi eventi di musica e spettacolo con capienza di 5.000 posti, a pochi minuti dai principali snodi ferroviari e autostradali e dall’aeroporto, con caratteristiche strutturali e tecnologiche tali da renderla adatta per la pratica agonistica di tutti gli sport. Mettiamoci al lavoro insieme con spirito costruttivo per recuperare il tempo perso, così come avevamo iniziato a fare con tutti i consiglieri comunali all’avvio della consiliatura, perché si parli del “Sasso” come un’occasione strategica per Lamezia e per tutta la Calabria in questa fase di ripartenza.