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Piccioni: assordante silenzio di maggioranza e opposizione su scandalo assunzioni

3 min di lettura
Rosario Piccioni

Rosario Piccioni

E’ inaccettabile il silenzio di tutte le forze politiche in consiglio regionale, di centrodestra e di centrosinistra, sulle oltre 200 assunzioni che potrebbero essere portate a termine a pochi mesi del voto in barba alle più elementari regole di assunzione nella pubblica amministrazione tramite concorso pubblico e soprattutto in barba a qualsiasi principio di etica istituzionale

Comunicato Stampa

In una Calabria in perenne emergenza, dalla sanità al lavoro alla disoccupazione giovanile al drammatico spopolamento, con una proposta di legge bipartisan ammantata dall’intento di stabilizzare il precariato regionale, si compie una meschina operazione riflesso del peggior costume politico calabrese: nel silenzio generale, senza nessuna differenza tra maggioranza e opposizione, con un colpo di mano si compie una infornata di assunzioni con evidenti tornaconti elettorali da “incassare” alla non lontana tornata regionale.

A leggere articoli di stampa e collegamenti a questo o quel consigliere regionale è come se ci sia stato un tacito accordo tra le diverse forze politiche presenti in consiglio a soddisfare i propri “clientes”, portatori di voti nelle imminenti elezioni regionali.

E’ mai possibile che il consiglio regionale, che dovrebbe essere la massima espressione democratica in Calabria, possa diventare un centro di sprechi e di privilegi? E’ inammissibile che su questa vicenda solo il candidato alla presidenza De Magistris abbia assunto una posizione netta di discontinuità mentre da parte delle forze politiche di maggioranza e opposizione si sia registrato un assordante silenzio.

Qui non si discute la competenze dei singoli professionisti che hanno prestato servizio in questi anni per la Regione; magari in futuro potrebbe essere necessario affidarsi ancora, per singoli progetti e iniziative, a professionisti selezionati in maniera trasparente e sulla base del merito.

Ma qui c’è una questione etica e politica su cui non si può transigere: il consiglio regionale calabrese non può ridursi a un postificio, i consiglieri regionali calabresi devono rappresentare interessi e istanze di tutti i cittadini calabresi non posizionare amici e parenti per i loro interessi.

E’ inaccettabile un consiglio regionale, in teoria in carica solo per gli affari correnti, che, anziché riunirsi per parlare di vaccinazioni o recovery fund, si riunisce per compiere un vero e proprio blitz elettorale.

Se il presidente ff. Spirlì non è d’accordo non lo dica in diretta su facebook, ma blocchi una proposta di legge che ha come primo firmatario un consigliere regionale del centrodestra.

E il centrosinistra in consiglio regionale cosa dice? E in particolare qual è la posizione di Irto? Prendano posizione altrimenti il cambiamento è solo una parola vuota e lontanissima dalla realtà degli stessi che lo predicano.

Mi auguro che i cittadini calabresi eleggano un consiglio regionale che sappia tagliare una volta per tutte queste logiche di cattiva politica e avviare un percorso nuovo che parte innanzitutto da un riscatto etico, presupposto fondamentale per il rilancio economico della nostra regione.

Rosario Piccioni
Lamezia Bene Comune

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