Lamezia. Piccioni al sindaco: attrezzare tenda pre-triage ospedale
3 min di letturaLe misure adottate nelle ultime ore dal governo per fronteggiare la diffusione del coronavirus mandano un messaggio chiaro a tutta l’Italia e in particolare a una regione come la nostra dove, pur essendo il contagio ancora contenuto, non ci sono le condizioni e i mezzi per affrontare una eventuale emergenza, come dichiarato dalla stessa presidente Santelli: la strada maestra è la prevenzione
Comunicato Stampa
Certamente le responsabilità maggiori in questo momento sono in capo a chi governa il Paese, ma il primo cittadino che ci rappresenta tutti deve far valere le ragioni della nostra città.
Da giorni, come denunciato anche da alcuni associazioni, la tenda di pre-triage allestita nei pressi del pronto soccorso del nostro ospedale è praticamente “vuota”, senza gli ausili e le attrezzature necessarie per far fronte ad eventuali esigenze. E’ evidente, come dimostra quanto successo in altre città italiane, che la strategia fondamentale è quella di “anticipare le mosse” di possibili emergenze: chiediamo al sindaco di attivarsi con le istituzioni competenti perché la tenda allestita al nostro ospedale di Lamezia sia dotata di tutto il necessario.
Sulla linea di quanto è stato fatto nella regione Veneto e poi replicato in altre regioni italiane, si valuti l’opportunità insieme alla Protezione Civile di allestire tende di triage e pre-triage per effettuare i controlli sui casi sospetti non solo nei pressi degli ospedali ma anche nelle aree strategiche dislocate sul territorio. Ciò consentirebbe, in particolare in un territorio vasto come quello lametino, una maggiore sicurezza per i pazienti e gli operatori e non andrebbe ad “ingolfare” un’area, quale quella del Pronto Soccorso, che è “vitale” per tantissime persone e dev’essere resa il più possibile agibile.
A breve sarà reso pubblico il piano di emergenza che la Regione sta predisponendo in collaborazione con le Asp e che riguarderà anche il nostro ospedale. Chiediamo al sindaco di farsi portavoce delle istanze della nostra comunità e di informare i cittadini passo dopo passo sulle decisioni adottate.
Chiediamo che non si ripeta anche nel nostro ospedale quello che accaduto in altri ospedali calabresi e documentato dalle Tv nazionali: infermieri e medici costretti a operare con potenziali casi positivi senza mascherine e senza le attrezzature necessarie. Medici e infermieri del nostro ospedale devono essere dotati di tutto il necessario per operare con sicurezza.
Il sindaco valuti l’opportunità, tenendo conto delle esigenze del bilancio comunale, di avviare la sanificazione di alcuni luoghi pubblici come le scuole, lo stesso ospedale, gli uffici comunali, le aree del mercate coperto, come è stato fatto in altri Comuni calabresi come Cosenza e Corigliano- Rossano. In questa fase è un segnale importante per i nostri cittadini che, ci auguriamo prima possibile, dovranno tornare a una vita quotidiana fatta di momenti di aggregazione.
In queste ore tramite i social stanno circolando diverse campagne di raccolta fondi a favore dell’ospedale. Iniziative di grande valore, per le quali va un ringraziamento ai cittadini che se ne fanno promotori. Chiediamo al sindaco di farsi da garante e, fatti i necessari accertamenti, “legittimi” tali iniziative e tranquillizzi i cittadini sulla possibilità di effettuare le donazioni. Troppo spesso, soprattutto in momenti come questi, le campagne di raccolta fondi si sono rivelate operazioni di “speculazione sull’emergenza”, che sarebbero inaccettabili. Certamente non sarà questo il caso, ma la “patente” data dal Comune è garanzia per tutti.
Il nostro appello al sindaco vuole essere assolutamente un contributo costruttivo nell’interesse della nostra comunità, in linea con quanto sta succedendo in tutta Italia: i cittadini in questo momento hanno bisogno di sentire le istituzioni vicine e soprattutto che i rappresentanti eletti stanno facendo di tutto per tutelarli.
Rosario Piccioni
(Lamezia bene comune)