La pittrice lametina Aldina Mastroianni alla mostra di Arte contemporanea della Camera dei Deputati

La pittrice lametina Aldina Mastroianni figura tra le artiste della mostra di Arte contemporanea “Una solida leggerezza”, ospitata nelle prestigiose sale del Complesso di Vicolo Valdina, una delle sedi istituzionali della Camera dei Deputati.

Il suo dipinto dal titolo “La Repubblica” è stato selezionato tra i tanti pervenuti agli organizzatori.
Inaugurata dalla presidente Fidapa Campidoglio Marina Sereni, la mostra è stata organizzata dal critico d’Arte Monica Ferrarini e dalla presidente Arte Borgo Gallery Anna Isopo e si è conclusa con successo il 20 dicembre.
Nata come celebrazione dell’universo femminile, l’esposizione ha consentito all’artista Aldina Mastroianni di soddisfare le sue finalità incentrate sulla tematica della dignità, del rispetto e del riscatto della donna dal potere maschile che per secoli ha cercato di renderla vittima.
Aldina Mastroianni non è nuova a queste esperienze pittoriche avendo esordito, nel 1974, con una personale presentata da Emilia Zinzi e dominata da una serie di figure femminili, «simboli immoti d’inedia esistenziale».
Dopo un periodo di inattività, negli anni novanta, ha cambiato radicalmente la tematica e il linguaggio accostandosi al classico genere della natura morta, inteso nella sua originaria dizione di «stilleven» o «still life» natura ferma.
Pur non avendo mai abbandonato completamente l’universo simbolico femminile, Aldina Mastroianni, nel dipinto esposto a Roma, concentra la sua attenzione sul mondo vegetale scegliendo come soggetto la calla, fiore dalle molteplici valenze metaforiche, da lei prediletto insieme alla rosa e ai frutti della solarità mediterranea, tipici della sua terra.
Finora ha partecipato a diverse mostre collettive sia nella sua città di Lamezia Terme che a Morano Calabro, ai Laghi di Sibari, a Pisa, a Forlì, a Bologna nel corso dell’iniziativa “Art City” ottenendo prestigiosi riconoscimenti.

La pittrice e poetessa Aldina Mastroianni, accogliendo stupita la notizia della scelta del suo quadro, che aveva sempre considerato la più rappresentativa tra le sue nature morte, ha affermato di non credere di dover tornare a Roma così presto perché già il 21 ottobre era «dovuta salire per ritirare un premio letterario per un racconto in dialetto nicastrese “Ngilì”.
Faccio appena in tempo a ritirare – ha precisato – la targa Arte Spazio da parte dell’Accademia dei Bronzi, (10 dicembre) e riparto per Roma.
Immensa la mia emozione quando ho visto il quadro posizionato davanti all’affresco de “Il Cenacolo” che dà il nome alla sala dell’esposizione del complesso appartenente alla Camera dei Deputati.
Le partecipanti – continua – provenivano da tutta Italia ma anche da fuori, donne di tutte le età. Una di esse, piuttosto giovane, che proveniva da Bolzano, mi ha confidato che la nonna materna era di Nicastro».
Il riconoscimento della valenza dell sua opera “La Repubblica” si aggiunge a quello ricevuto da poco relativo all’inserimento di un altro quadro nel calendario 2018 dell’Accademia dei Bronzi di Catanzaro.

Lina Latelli Nucifero