Plastica regina
2 min readA primo impatto, il pensiero principe è al famoso rotolo, rigorosamente di carta: nella realtà, ahimè, è prima la carta e non c’è proprio da rallegrarsene
Le grandi multinazionali ne continuano a produrre e vendere sempre di più, utilizzandola soprattutto per imballaggi monouso.
C’è da dire che anche le vite si son fatte di plastica e non parlo di Rodrigo Alves, Justin Jedlica o Robert Paulat, per quanto il loro materiale da Giochi Preziosi Gig non è che se ne discosti così tanto! Perché, mi si può chiedere.
Mi sembra evidente da ogni parte, ormai: cibi inscatolati, ed incellofanati bell’e buoni, dice la normativa vigente, mentre l’inquinamento si fa soverchiante.
Non ci resta che piangere e mangiare pure la monnezza, allora!
Anzi, di quella è pieno il mare tutto. Senza essere anacronistico, rivendico le giornate in cui incartavamo le nostre necessità in modo assolutamente più biologico: il giorno era più votato alla terra, laddove la terra attualmente è infelicemente involuta dalla plastica.
Se Mosè dovesse oggi attraversare il Mare dei Giunchi, troverebbe un’amara sorpresa, mi sa, richiudendolo basito.
Prof. Francesco Polopoli