Platania: premio “Borgo delle Radici”, un riconoscimento all’impegno di Ferdinando Butera
2 min di lettura
Un onore al talento, alla dedizione e alle radici: il riconoscimento di Ferdinando Butera per il suo straordinario contributo alla comunità di Platania
Ieri, venerdì 28 settembre, nella sala Consiliare del comune di Platania si è svolta la cerimonia di consegna del Premio Platania “Borgo delle Radici” all’ Avv. Ferdinando Butera, nato a Platania ed emigrato in Australia dove poi è diventato uno dei più grandi avvocati di Melbourne.
La manifestazione è stata molto sentita ed emozionante quando l’avvocato Butera, ha raccontato la storia della sua vita e, di come, dopo essere partito dall’Italia per raggiungere l’Australia con la sua famiglia per sfuggire alla proverta’, grazie all’aiuto delle persone che gli hanno voluto bene, ha intrapreso gli studi universitari laureandosi in legge e dopo aver conseguito due master a pieni voti e’ diventato uno dei migliori avvocati di Melbourne difendendo i diritti degli emigrati.
Ferdinando e’ profondamente legato a Platania la sua terra di origine, dove si è anche sposato con la moglie Cristina, conosciuta in Australia e dove ogni anno vi fa ritorno per ritrovare la sua serenità.
Persona molto umile che ha fatto tanto per Platania facendo importanti donazioni alla Chiesa di San Michele Arcangelo per dotarla di un impianto di riscaldamento, e per far restaurare tutti gli affreschi che in essa si trovano, per il restauro della statua della Madonna.
Ferdinando ha accettato il premio Platania con molta emozione e dicendo che per lui ha un valore inestimabile perché riconosciuto da tutta la comunità platanese alla quale rimarrà sempre legato.
Un sentito ringraziamento per l’ottima riuscita dell evento va a Don Giuseppe D’ Apa, alla professoressa Stefania Mancuso, al Maestro scultore Maurizio Carnevali, all’ Archeologa Marta Novelli, al giornalista Antonio Pagliuso, a Luigino Scanga, Michele Montuoro, al trio musicale composto da Maria Giovanna Stella, Maria Pagani ed Enza Pagani, alle volontarie dell’ Associazione Ada, ai volontari del servizio civile, Giuseppe Di Cello, ad Angolo del Regalo di Giuseppe e Franco Cappello.
