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Platania. Sequestrate sei vasche di contenimento di acque reflue

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gazzella carabinieri

PREMESSO che i provvedimenti adottati in fase investigativa e/o dibattimentale non implicano alcuna responsabilità dei soggetti sottoposti ad indagini ovvero imputati e che le informazioni sul procedimento penale in corso sono fornite in modo da chiarire la fase in cui il procedimento pende e da assicurare, in ogni caso, il diritto della persona sottoposta a indagini e dell’imputato a non essere indicati come colpevoli fino a quando la colpevolezza non sia stata accertata con sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili.

Si rende noto che militari della Stazione Carabinieri Forestale di Lamezia Terme e della Stazione Carabinieri di Platania hanno dato esecuzione a un provvedimento di sequestro preventivo, emesso del Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Lamezia Terme, su conforme richiesta della Procura della Repubblica, di sei vasche di contenimento di acque reflue provenienti dalla condotta fognaria del Comune di Platania, ubicate nel comune di Platania nelle località Mercuri-Tedesco e Campo Chiesa.

Il provvedimento, richiesto dalla Procura di Lamezia Terme ed emesso dal Gip, fa seguito a specifica pregressa attività di indagine dei militari operanti dalla quale era emerso che i reflui, provenienti dalle condotte fognarie comunali, confluivano nelle vasche sequestrate, non idonee al contenimento, sversandosi nel suolo in un contesto boscato soggetto a vincolo paesaggistico ed idrogeologico, con conseguente possibile inquinamento del suolo e delle acque confluenti nei torrenti Piazza e S. Ippolito e ricadenti nel bacino del fiume Amato che sfocia nel mar Tirreno.

In particolare sono state riscontrate diverse anomalie ed inefficienze oltre che delle vasche di raccolta dei reflui, anche delle condotte fognarie e delle condotte di allontanamento, reiterati nel tempo, tali da consentire ripetuti sversamenti di reflui urbani non depurati misti a rifiuti speciali, confermati anche dagli esiti delle analisi effettuate dall’ARPACAL su campioni prelevati cal.

In esecuzione del provvedimento del GIP, le vasche e le condotte coinvolte sono state sequestrate, per l’ipotesi di smaltimento illecito di rifiuti.

Il procedimento penale pende in fase investigativa.

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