Premio Internazionale “Diana’s Walk”: l’arte di Mazza approda nel Regno Unito in memoria di Lady D
3 min di letturaPremio Internazionale di arti visive “Diana’s Walk” in memoria della Principessa Diana Spencer
Comunicato stampa:
Dopo il successo di Malta l’arte di Raffaele Mazza approda nel Regno Unito, con Il Premio Internazionale di arti visive “Diana’s Walk”.
Il lametino è stato prescelto insieme ad altri venti artisti di livello internazionale la cui biografia è stata pubblicata unitamente a tre immagini dei propri lavori ossia “La Creazione”, “La Pietà” e “Faraone”, nell’omonimo catalogo, alcune delle copie saranno donate dal Cav. Flavio De Gregorio, nel mese di dicembre a: Buckingham Palace, le Case del Parlamento, Madame Tussauds, National Gallery, The British Museum, Tate Modern, The Shard, St Paul’s Cathedral, Kensington Palace, Westminster Cathedral.
Questo importante riconoscimento all’arte e alla cultura internazionale, contemporanea, è stato ideato a Londra, il 25 luglio 2017 dal critico d’arte Cav. Flavio De Gregorio e da alcuni fra i più attivi collaboratori dell’ente Accademia Santa Sara, in visita nel Regno Unito per attività sociali e culturali; studiato e promosso per ricordare ed onorare la spontanea propensione all’impegno sociale, di carattere umanitario, assunto dalla Principessa Diana Spencer fino alla sua morte, prematuramente avvenuta in seguito ad un incidente automobilistico a Parigi, il 31 agosto del 1997.
Nell’occasione il cavaliere Flavio De Gregorio oltre al Premio Internazionale di arti visive “Diana’s Walk” ha insignito del titolo onorifico di “Professore di Accademia” il nostro lametino Raffaele Mazza e ha rilasciato un testo critico con la seguente motivazione:
L’intensità dei colori e la definita compostezza della plasticità, fanno dell’opera di Mazza Raffaele il soggetto unico della meraviglia introspettiva revisione essenziale dei propri stati emotivi, cui, l’artista ottimamente reagisce a quella che è l’estenuante realtà artistica.
Mazza Raffaele, sia nella scultura come nella pittura, instaura la fermezza esecutiva propria dei grandi artisti contemporanei, idealizzando a volte, nella sua sconfinata immaginazione, il fulcro dal quale assorbire la coerente pianificazione formale.
Da non dimenticare che stiamo parlando di un artista autodidatta, per la cui arte diviene esemplare non solo la fattezza stilistica ma, ancora più, il primitivo e coerente elogio intuitivo su cui l’artista trae forza e arrangiamenti virtuosi, consoni a ritrarre storiche realtà figurative, in quel che è essenzialmente il cardine peculiare della sua essenza creativa e per il cui disposto scenico è conservativo, la cromaticità, risulta il tratto congeniale delle risorse più intime”.