Presentato a Falerna Marina “Canta miarulu cà” del lametino Antonio Cuda
2 min di letturaLo scorso 3 agosto, in occasione della rassegna letteraria Book Crossing, ovvero lo scambio di libri, promossa dal gruppo spontaneo “PRID_EEVERYDAY” è stato presentato il libro “Canta miarulu cà” di Antonio Cuda, lametino e da poco premiato per la miglior silloge nel premio letterario “Un libro amico per l’inverno”.
Il libro di poesie in vernacolo, edito da Officine Editoriali da Cleto, dalla sua uscita, ha già avuto varie ristampe, a riprova che il dialetto non solo non è morto ma anzi, scalpita per rivendicare al sua importanza nella storia linguistica del nostro paese.
Antonio, amico di Lameziaterme.it e del sottoscritto ovviamente, si presta ad un’intervista che è un vero e proprio viaggio nel tempo: “Come tutte le mie poesie, gran parte è tutta musica, nel senso che va interpretata con una certa musicalità. Ad esempio, tu leggi “Canta miarulu cà” ma foneticamente, sarebbe, “Caaaanta miaurulu caaa” perché cambia totalmente di significato. La poesia deve avere un’intonazione, gli antichi cantori leggevano cantando, così che la poesia stessa, arrivasse al cuore, in fondo, se non c’è musica, interpretazione, la poesia è solo vetrina”.
Patrizio Mauliani, tra gli organizzatori della rassegna, ci spiega come è nata: “L’idea era quella di fare un book crossing, uno scambio di libri, quindi di dare una seconda vita ai libri ed in qualche modo renderli “liberi”. Ci piace pensare che la cultura sia per tutti, da qui questa iniziativa che durerà tutto il mese di agosto, come potete vedere dalla locandina, quindi vi aspettiamo, consigliandovi di tenervi aggiornati sulle nostre pagine social”.
Alla presentazione tanta gente che, fra una risata ed una riflessione a volte nostalgica, ha applaudito più volte il nostro poeta. Si, perché Antonio Cuda, con il suo libro di poesie, ci porta indietro nel tempo, facendoci sbirciare fra i suoi ricordi, fatti di bucce di mandarino gettate nel fuoco di una vecchia “vrascera” o di immagini scolpite nella memoria di alcuni di noi, come i cinema cittadini, quali il Grandinetti o l’Astra, contrapposti alle moderne multi sala.
E’ un viaggio nella storia di una città, Lamezia Terme, che merita di essere vissuta, rivissuta, letta e approfondita, in compagnia di un autore che non smette mai di emozionarci e sorprenderci.
Riccardo Cristiano