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Presentato a Lamezia Terme il secondo capitolo della “Compagnia del Lupo”

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Presentato a Lamezia Terme il secondo capitolo della “Compagnia del Lupo”

Lo scorso 3 maggio, a Lamezia Terme, all’interno della sala congressi delle Terme Di Caronte, per gentile concessione della famiglia Cataldi, è stato presentato il secondo volume della trilogia scritta da Riccardo Cristiano, ovvero “La compagnia del Lupo e la confraternita di Carpocrate” romanzo archeo-fantasy, ambientato in Calabria e che, anche questa volta, sarà ricco di avventure e colpi di scena, promette l’autore.

A fare gli onori di casa, il dottor Emilio Cataldi, Presidente delle Terme di Caronte, che ha aperto le porte dello storico stabilimento conosciuto in tutta Italia ed anche all’estero, per i benefici delle acque sulfuree: E’ la prima manifestazione del 2024, alla quale ne seguiranno altre come quella di stasera. A proposito del libro – afferma Cataldi – è un volume che sto leggendo con grande interesse e lo consiglio. E’ una storia fantastica, che coinvolge in maniera particolare l’ambiente che ci circonda, come la zona delle terme, ci sono parecchie citazioni, per me è stata una piacevole sorpresa”.

L’evento, patrocinato dal Comune di Lamezia Terme, ha visto la presenza dell’Assessore Luisa Vaccaro, promotrice da sempre, dell’arte e della cultura: “Mi unisco ai ringraziamenti della famiglia Cataldi, che da sempre, con il sorriso e la disponibilità, aprono le porte di questo luogo che è naturalmente suggestivo. Arrivare qui è sempre un’emozione particolare, perché vi è questa natura che ci abbraccia, grazie alla grande operosità della famiglia Cataldi, riusciamo di continuo a scoprirne un angolo nuovo, perché proprio loro sono dediti alla promozione del territorio e della cultura. Ringrazio Riccardo che mi ha concesso l’onore di essere qui, non solo per portarvi i saluti dal sindaco, che fuori sede, ma anche come amica. Credo che qualsiasi persona che scriva di Calabria, di Lamezia Terme, di tutto il nostro territorio, è in qualche modo una dichiarazione d’amore che ci lascia, una dichiarazione d’amore per la nostra terra, ma soprattutto un tassello del nostro testamento spirituale, storico, artistico, che abbiamo il dovere di lasciare alle nuove generazioni”.

Anche l’editore Marco Marchese, chiamato sul palco, racconta di come nascano i libri dell’autore, e di come anche quest’ultimo, sin dal primo giorno, abbia suscitato interesse, non solo in chi aveva già letto il primo, ma anche in chi, ritrova nel genere archeo fantasy e nella trilogia del Lupo, una chiave di lettura per la scoperta dei luoghi e la promozione del territorio calabrese.

La presentazione è continuata con un botta e risposta in stile “talk show” tra Valentina Tedesco, Rita Giura e l’autore Riccardo Cristiano, affiancato dall’amico e protagonista del libro, Luigi Serafino Gallo, conoscitore di luoghi e punto di riferimento da anni, nel lametino, per la conoscenza del patrimonio montano, naturalistico e storico.

Ma come nasce questa trilogia e nello specifico l’ultimo libro? Lo chiediamo all’autore: “Dalla voglia di raccontare i luoghi, la nostra terra e dagli incontri che ho fatto negli anni, andando in escursione con l’Associazione Santi 40, ma anche parlando con Luigi o altri, che amano il posto nel quale vivono. Ho avuto la fortuna di dialogare e scoprire, realtà che non conoscevo, come l’Associazione Il Barattolo di Cotronei, piuttosto che l’associazione Libramenti di Conflenti, ma ce ne sono tante altre che ho citato nel mio ultimo libro, perché ognuno, mi ha regalato un’emozione speciale, ed io la voglio restituire, regalandola a mia volta ai lettori”.

La serata si conclude con l’esibizione magistrale di Andrea Pileggi e Chiara Vasta, dell’Associazione Lamezia Muse, che hanno interpretato il brano di Lucio Dalla “La Sera Dei Miracoli” citato nel libro “La Compagnia del Lupo e la Confraternita di Carpocrate” di Riccardo Cristiano. Il senso del libro, forse, si racchiude nella frase iniziale, inserita come seconda dedica al lettore, riferita alla vita ed attribuita ad un anonimo: “Portami non dove voglio andare, ma dove devo essere”.

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