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Presentato il libro “Jacurso” di Mario Nino Dastoli

3 min di lettura

L’autore illustra uno spaccato antropologico culturale tra personaggi e racconti del passato e conduce il lettore in un viaggio fatto di storie e ricordi 


Un pomeriggio importante per il ridente centro di Jacurso, un incontro che ha coinvolto oltre la comunità di Jacurso molti ospiti dei centri dell’hinterland che gravitano intorno al Monte Contessa, Cortale, San Pietro A Maida, Maida , Curinga. 

L’occasione è stata la presentazione del volume “Jacurso” di Mario Nino Dastoli, un unicum nel panorama culturale di questo piccolo, ma vivace centro a cavallo tra Tirreno e Jonio.

L’ autore, nonostante la sua carriera professionale lo abbia portato lontano dal borgo natio, resta ancorato a quei luoghi, a quei gesti, a quelle professioni, a quei personaggi che hanno riempito lo scorrere del tempo nei piccoli borghi, ma essenzialmente è un viaggio nei ricordi della sua vita da bambino, da giovane con nitidi sprazzi di quotidianità.

Immagini che scorrono veloci come il guardare  un treno in corsa e, scorgere affacciati ai finestrini storie, uomini, donne, con la loro intensa presenza; intravedere come in un sogno sfocato persone che si incontrano, storie che si intrecciano in una gioiosa familiarità, quella che si ritrova emblematicamente nei “cunti” al focolare o attorno al braciere, incantati dalle parole antiche, dai suoni ora aspri, ora dolci di una lingua che si allontana velocemente (con la modernità) lasciando un sapore di cose buone e vere.

Una serata nella quale il sindaco di Jacurso Ferdinando Serratore, ha portato agli intervenuti il saluto dell’ amministrazione, ricordando le origini dell’ autore e il suo continuo rapporto con le persone del luogo, parte essenziale delle sue radici.

Molto completa la relazione della docente  Carmen Mutone, la quale ha anche coordinato l’incontro, ricca di richiami alle tante storie e ai tanti personaggi raccontati, ma soprattutto ha messo l’accento sulla pregevole scelta dell’ autore, di scrivere in “lingua”, cosa non molto usuale, che caratterizza l’ essere e l’ appartenenza ad una comunità, ad un luogo e alla sua storia.

Richiami doverosi al grande glottologo tedesco Gerhard Rholfs, oltre che dalla relatrice, anche dal presidente dell’Associazione Kalos Krios, Francesco Casalinuovo, il deus ex machina della convegno e delle tante attività culturali Jacursane.

Molte le associazioni tra i comuni di “Monte Contessa” che cercano di mantenere viva la fiamma culturale e delle tradizioni, ma resta un sottile rammarico nell’ intervento del Casalinuovo, la carenza di un ricambio generazionale, dovuta al progressivo ed inarrestabile spopolamento dei piccoli centri ormai emarginati e sofferenti.

Molto apprezzati ed applauditi alcuni brani letti con ottima padronanza del “dialetto”  dalla giovane Daniela Pileggi, dal giovanissimo Francesco Pellegrino e dalla Prof. Rina Mazzei.

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