Presentato a Rometta (ME) il vincitore del Premio Dario Galli II edizione
3 min di letturaNella splendida cornice di Villa Martina, dedicata alla memoria di Martina De Gaetano, sedicenne di Rometta, travolta nel 2011 mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali, nell’ambito dell’Estate Romettese, organizzata dall’Amministrazione comunale della cittadina tirrenica in provincia di Messina, in collaborazione con l’Ass.ne “Vivi Rometta”, è stata presentata l’ultima opera letteraria dello scrittore Angelo Coco, il romanzo Notturno Veneziano che, ancora in forma inedita, si era aggiudicato il premio “Lagunando” e il “Dario Galli” per il quale ha visto la pubblicazione a cura dei tipi della Grafichéditore di Lamezia Terme
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Nicola Merlino che ha illustrato le iniziative culturali svolte e quelle programmate, l’intervento dell’editore Nella Fragale ha posto l’accento sulla qualità del Notturno Veneziano e sulle motivazioni, culturali e letterarie, che hanno portato la giuria a scegliere all’unanimità il lavoro di Angelo Coco quale vincitore della seconda edizione del premio “Dario Galli”.
Le giornaliste Maria Caterina Calogero e Serena Sframeli hanno intervistato l’autore, del quale l’avv. Pasquita Patti, presidente dell’Ass.ne “Vivi Rometta” ha tracciato un profilo critico, dando così occasione al numeroso pubblico presente nel teatro all’aperto, di conoscere le motivazioni che lo hanno portato a cimentarsi in un campo, quello del thriller, certamente affascinante ma anche insidioso.
“Un thriller, ha spiegato Coco, che trae origine da una leggenda veneziana di un incontro segreto fra Casanova e Cagliostro avvenuto nel giugno 1778 a Venezia, per la consegna dell’elisir della eterna giovinezza che avrebbe dovuto consentire al Casanova una lita lunga almeno 5.557 anni. All’incontro, non visto, assiste un giovane pittore che ritrae la scena su un quadro facendo s’ che attorno al dipinto si sviluppi la credenza che possa contenere la formula dell’elisir, alimentando così gli appetiti di gente con pochi scrupoli che tenterà, con ogni mezzo, di impossessarsi dell’opera.”
Finisce così che la fantasia si mischia con la realtà, soprattutto quella del paesaggio (la vicenda si sviluppa fra Venezia, patria di Casanova, e San Leo, dove nell’omonima fortezza morì prigioniero Cagliostro) e le sfaccettature psicologiche dei vari personaggi, tutti con le loro debolezze a volte malcelate.
Il romanzo, ha concluso Coco, vuole porre l’attenzione anche sulle troppe opere d’arte rubate, e ne ha approfittato per ricordare, fra gli altri, il trafugamento della Natività con i santi Lorenzo e Francesco d’Assisi, di Michelangelo Merisi, trafugata nella notte fra il 17 e 18 ottobre 1969 dall’Oratorio di San Lorenzo a Palermo e mai ritrovata, lanciando un messaggio di esclusiva “appartenenza” di questi capolavori al loro territorio e alla sua gente.
La lettura di alcuni brani del libro, affidata al registra-attore Fabio La Rosa, ha suscitato parecchio interesse facendo vivere, nell’immaginazione, le sapienti descrizioni di cui è ricco il Notturno Veneziano.