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Presentato a Sersale il libro ‘Le erbe di San Francesco di Paola’

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Presentato a Sersale il libro 'Le erbe di San Francesco di Paola'

‘Patrono della Calabria e precursore della moderna nutraceutica’

San Francesco di Paola, precursore della moderna nutraceutica, la disciplina che nasce dalla fusione dei termini “nutrizione” e “farmaceutica” e che contempla tutti i componenti o i principi attivi degli alimenti con effetti positivi per la salute, la prevenzione e il trattamento delle malattie.

È uno dei tanti aspetti, poco conosciuti ma di crescente interesse, emersi intorno alla figura e all’opera del Santo taumaturgo, Patrono della Calabria e della gente di mare, in occasione della presentazione a Sersale, nella straordinaria cornice naturale del Bosco Teatro di Monte Crozze, del libro ‘Le erbe di San Francesco di Paola’, edito da Rubbettino.

Il volume, scritto a quattro mani da Giancarlo Statti, ordinario di Biologia Farmaceutica all’Università della Calabria, e da Carmine Lupia, etnobotanico e direttore dei Conservatori etnobotanici di Castelluccio superiore (Potenza) e Sersale (Catanzaro), è il frutto di alcuni anni di lavoro, anche applicativo, incentrato sulla straordinaria competenza erboristica e naturalistica del fondatore dell’Ordine dei Minimi ma anche sul rapporto intenso che attraverso la figura del Santo paolano emerge e viene anzi esaltato tra la ragione scientifica e la fede.

Un concetto questo messo più volte in rilievo dai due autori davanti ad un pubblico che ha seguito con interesse il racconto della genesi di un volume bello e originale che sta riscuotendo l’interesse di tanti lettori non solo in Italia ma anche all’estero.

Un lavoro rigoroso ma anche divulgativo, quello di Statti e Lupia, che rafforza le intuizioni di San Francesco di Paola e ne certifica la validità, al netto della valenza spirituale dell’operato spirituale del Santo, alla luce delle più recenti evidenze scientifiche.

Il tutto declinato attraverso una completa raccolta di schede descrittive delle piante realizzata grazie all’identificazione delle specie con criteri propri della sistematica vegetale, compresa la compatibilità con l’habitat vegetativo, in modo da offrire al lettore una classificazione definitiva delle essenze vegetali riportate nelle trascrizioni dei processi canonici, anche in relazione ai loro aspetti etnobotanici e fitochimici.

A conclusione della presentazione, alla quale sono intervenuti anche il sindaco di Sersale Carmine Capellupo, la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Maria Brutto del locale Istituto comprensivo e il parroco don Steven Achiliu, è stata inaugurata la Scuola di etnobotanica che avrà sede all’interno del Conservatorio etnobotanico mediterraneo, polo di ricerca e di studio attivo da tempo a Sersale.

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