Un prezioso reperto sarà illustrato al Museo Archeologico Lametino
2 min di letturaUn prezioso reperto sarà presentato alla cittadinanza nel corso di una importante manifestazione “A Terina tra Greci e non Greci – La tomba di San Sidero” che si svolgerà nella sala conferenze del Museo Archeologico Lametino presso il Complesso di San Domenico di Lamezia Terme
L’evento, patrocinato dalla Regione Calabria, dalla Soprintendenza all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone e dalla Camera di Commercio di Catanzaro, e coordinato dalla giornalista Teresa Benincasa, avrà luogo il 5 aprile con inizio alle ore 17.30 alla presenza dell’assessore regionale alla Cultura Maria Francesca Corigliano, il direttore della Soprintendenza Mario Pagano e la direttrice del Polo museale Antonella Cucciniello.
L’argomento proposto sarà affrontato dal dottor Roberto Spadea e l’ingegnere Rocco Purri e arricchito dagli interventi di alcuni dei massimi esperti del settore come Gregorio Aversa, direttore del Museo Archeologico di Crotone e il professore Fabrizio Mollo dell’Università di Messina.
L’incontro trae origine dalla scoperta dei resti di una necropoli riconducibile alla città magnogreca di Terina venuti alla luce durante gli scavi, condotti alcuni anni fa, per il metanodotto, in località San Sidero a pochi chilometri di distanza dall’area archeologica di Iardini di Renda.
In quella occasione furono scoperte alcune sepolture tra cui una, la tomba di San Sidero, del tipo a cassa rettangolare databile IV /III secolo avanti Cristo, è stata sottoposta ad un lungo e delicato lavoro di recupero che sarà illustrato durante la conferenza mentre un altro sarcofago in raffinata pietra di Lipari è tuttora esposto in una sala del Museo.
Roberto Spadea, all’epoca responsabile e direttore del Museo, fu promotore di un progetto di archeologia sperimentale in sinergia con l’amministrazione comunale e la Soprintendenza, affidando all’Associazione Archeologica Lametina il compito di recuperare i resti rinvenuti negli scavi e ricostruire il manufatto in terracotta.
A tal fine è stato predisposto un laboratorio all’interno del Museo in cui sono state coinvolte due classi dell’Ipsia di Lamezia Terme sotto la guida tecnica di Rocco Purri e la supervisione della direzione museale al fine di sensibilizzare i giovani ai temi della tutela, valorizzazione e conservazione dei beni culturali attraverso un contatto diretto.
Lina Latelli Nucifero