Prezzo benzina e diesel, Procura di Roma indaga su aumento
2 min di letturaAllo stato senza indagati e senza ipotesi di reato
La Procura di Roma, dopo il recente e improvviso aumento del prezzo del gas, dell’energia elettrica e dei carburanti, benzina e diesel, ha aperto un procedimento, allo stato senza indagati e senza ipotesi di reato, per verificare le ragioni di questo aumento e individuare eventuali responsabilità.
Gli accertamenti sono stati affidati al nucleo di polizia economico-finanziaria di Roma della Guardia di Finanza.
Partirà intanto questa sera la protesta dei benzinai contro il caro-carburante: gli impianti rimarranno al buio durante le ore notturne. Il servizio self-service è garantito.
CODACONS – “I listini dei carburanti alla pompa hanno superato il record storico del 1976, con i prezzi che in modalità servito raggiungono oggi la media di 2,333 euro al litro per il gasolio, 2,323 euro la benzina” denuncia il Codacons, che oggi stesso presenterà una diffida al governo, indirizzata al premier Draghi, al ministro dell’Economia Daniele Franco, e a quello della Transizione ecologica Roberto Cingolani, affinché intervenga con urgenza sulla tassazione relativa ai carburanti. Si tratta, scrive l’associazione, “di una corsa al rialzo senza sosta dei listini totalmente ingiustificata su cui pesa il fattore speculazione, e che deve portare il governo a interventi immediati”.
UNC – “Il governo mandi la Guardia di Finanza in tutte le società petrolifere e in tutti i distributori d’Italia, a tappeto, per bloccare le speculazioni in corso” è quanto chiede in una nota Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Visto che il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha dichiarato sabato che il mercato specula e che siamo in presenza di una colossale truffa, occorre che il governo compia gli atti conseguenti e mandi controlli delle forze dell’ordine per verificare chi, lungo la filiera, sta speculando”, dice Dona.