Il Prof. lametino Francesco Polopoli e la sua ultima opera su Gioacchino da Fiore
3 min di letturaPubblichiamo l’articolo di Roberta Gigliotti, del Progetto Gedeone, sulla raccolta di saggi di Francesco Polopoli sull’abate Gioacchino da Fiore.
Echi lucreziani e gioachimiti nella Primavera di Botticelli
“Grazie a tutte le donne e a tutti gli uomini che ho incontrato lungo il cammino, permettendomi di condividere il loro tempo nell’accoglienza della loro testimonianza. Grazie alle mie radici, ai miei maestri, alle mie guide: tramite i loro insegnamenti, i loro pensieri, il loro amore, il mondo antico e prezioso che mi hanno trasmesso, ho costruito il mio riparo, il mio rifugio, l’ho inserito nel profondo del mio cuore e ad esso ritorno ogni volta che devo aprirmi al nuovo”.
Una raccolta di saggi discussi da Budapest alla Cattolica di Milano incentrati sulla figura dell’abate Gioacchino da Fiore, testimonianza di una fortissima vocazione volta ad approfondirne e a diffonderne lo spirito. Erudizione, originalità di pensiero, approfondimento critico, umiltà.
“Echi lucreziani e gioachimiti nella Primavera di Botticelli”, Pubblisfera Edizioni, è l’ultima fatica di Francesco Polopoli. Fa seguito a “Gioacchino raccontato dai suoi fiori. Atti del meeting letterario” (San Giovanni in Fiore, 2012-2014), Pubblisfera Edizioni, con il quale il professore lametino aveva intrapreso il cammino saggistico dedicato all’abate calabrese.
Membro del “Centro internazionale di studi gioachimiti” di San Giovanni in Fiore, Polopoli è salito in cattedra in occasione di prestigiosi convegni, in Italia ed in Europa, per approfondire il messaggio di Gioacchino da Fiore. Tra questi, nel 2016, il “Congresso internazionale di studi di italianistica” presso l’Università Eotvos Lorand (Elte) di Budapest ed il congresso internazionale di “Studi ermeneutici su simbolo, mito e modernità dell’antico nella letteratura italiana e nelle Arti del Rinascimento ai giorni nostri” dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. “Echi lucreziani e gioachimiti nella Primavera di Botticelli” racchiude anche queste monografie.
“Sulla scia di un settemplice inventario di idee, intenzionalmente snodate a richiamo del numero dei doni del Santo Spirito, ho inteso preparare un ciclo di studi sull’Uomo di Fiore che, oltre a qualificarsi come Biblioteca sociale delle educazioni è, in aggiunta a ciò, pietra miliare del pensiero artistico-letterario pan-mediterraneo e transoceanico”
si legge nella prefazione dello stesso Polopoli.
La miscellanea comprende anche una sezione dedicata al testo discusso lo scorso ottobre nell’abbazia di Santa Maria di Corazzo per il notturno conclusivo de “Il cammino di Gioacchino da Fiore”, in cui Polopoli, membro del Progetto Gedeone, ha intrattenuto i visitatori, affrontando la questione finita nello spazio corazzese da parte di Gioacchino da Fiore nella sua sete d’infinito.
Roberta Gigliotti
Progetto Gedeone