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Progetto Gedeone: ASP e Regione si attivino per promuovere attività per le fasce fragili

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progetto gedeone

Verso un’integrazione sostenibile: opportunità e sfide per le persone vulnerabili

Comunicato Stampa

È tempo di riflessioni e programmazione internazionale per nuove attività del Progetto Gedeone.

Dopo le attività a Siviglia, dove l’Associazione ha avuto modo di formare e formarsi nell’ambito di Erasmus Plus, in un approccio interculturale che ha saputo valorizzare dimensioni finora poco esplorate, organizzato da INCOMA, un prestigioso istituto internazionale di formazione e ricerca con sede nella città spagnola, che si distingue come punto di riferimento in ambito educativo e formativo, offrendo opportunità alle categorie vulnerabili che incontrano ostacoli nell’accesso al mercato del lavoro.

È stato molto apprezzato il nostro contributo di arte terapia.

Abbiamo avuto la possibilità di partecipare alle attività di inclusione di Bioalverde, un’azienda senza scopo di lucro che si occupa dell’inserimento socio-lavorativo delle persone in situazione o a rischio di esclusione sociale.

È stata un’occasione per contribuire, attraverso azioni comunitarie, alla creazione e allo slancio dell’occupazione per le persone più svantaggiate, nonché alla loro totale integrazione nella società attraverso il lavoro, pensando sempre che un altro modo di fare le cose sia possibile, a beneficio delle persone vulnerabili.

Il prossimo anno, per rafforzare la collaborazione internazionale con Itaka Training, stiamo programmando un partenariato con capofila un partner finlandese sul tema NoBODY: coltivare la consapevolezza corporea attraverso la fusione dei social media per proposte educative.

Ci auguriamo che anche l’ASP di Catanzaro e la Regione Calabria si attivino per promuovere attività concrete che rispondano alle reali necessità dei territori, soprattutto quelli delle aree interne, al fine di soddisfare l’inclusione delle persone più vulnerabili.

L’augurio e ‘ da intendersi quale modalità di sprone all’attuale lentezza istituzionale che da qualche anno caratterizza l’attività’ dell’Asp di Cz e del Dipartimento salute mentale e dipendenze che, nonostante i buoni propositi, finora hanno prodotto poco sul piano operativo in un territorio che ha molto bisogno, confermando il trend negativo degli ultimi posti in una graduatoria nazionale che sta ancora condannando questa regione ai vincoli del Piano di rientro.

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