Progetto Gedeone, prosegue la formazione nell’ambito del Terzo Settore
3 min readIl sociologo dell’Università di Roma Tor Vergata Andrea Volterrani e l’antropologa Laura di Pasquale hanno tenuto corso “Strumenti e tecniche di co-programmazione e co-progettazione” nel corso del 18, 19 e 20 gennaio organizzato dal CSV Catanzaro.
Comunicato Stampa
Prosegue la formazione nell’ambito del Terzo Settore del Progetto Gedeone, questa volta alle prese con “Strumenti e tecniche di co-programmazione e co-progettazione” nel corso del 18, 19 e 20 gennaio organizzato dal CSV Catanzaro.
Presso il “Grand Hotel Paradiso” del quartiere lido di Catanzaro, il sociologo dell’Università di Roma Tor Vergata Andrea Volterrani e l’antropologa Laura di Pasquale hanno proposto contesti in cui la didattica vecchio stampo ha lasciato prevalentemente spazio al coinvolgimento delle associazioni partecipanti, all’analisi dei comportamenti da modificare, da sviluppare, da migliorare: una “palestra” per imparare a collaborare sulle tematiche sociali.
Parola d’ordine condivisione, delle informazioni, dei dati, dei problemi, evoluzione da singole associazioni a gruppi d’organizzazione per avviare soluzioni concertate.
Essenziali, in questo contesto, competenza, conoscenza, discussione e comunicazione. Una comunicazione che si fa sempre più virtuale e che in quanto tale deve essere sfruttata, senza dimenticare che il contatto reale, soprattutto nelle fasi di approccio, è fondamentale.
Una competenza che deve superare anche quella degli enti locali, spesso mancante o addirittura fuorviante.
Nel corso giornate formative sono state indagate le tecniche utili per stimolare il lavoro in sinergia ed è stata sottolineata l’importanza della creazione dei luoghi di partecipazione partendo dal presupposto che tutto è importante per il benessere della società e che non ci sono argomenti che hanno la precedenza.
Occorre lavorare tutti insieme per discutere i problemi di tutti, creare luoghi di partecipazione in cui tutti possono intervenire e confrontarsi. Costruire relazioni: il capitale sociale.
Nei laboratori didattici, mettendo in pratica le euristiche, attraverso il “gioco” e le simulazioni guidate da Volterrani e Di Pasquale, i corsisti hanno affrontato diverse tematiche, tra cui quelle legate all’analisi dei vuoti e delle carenze del nostro territorio tentando d’elaborare, attraverso il lavoro condiviso, possibili soluzioni.
È stato un allenamento interessante soprattutto per i giovani partecipanti, tra cui i lametini Roberta Gigliotti e Pasquale Guadagnuolo in formazione per il PLL del Lametino e del Reventino all’interno del Progetto Gedeone che hanno così avuto modo d’incontrare e approfondire diverse realtà calabresi e di rapportarsi con esse.
Investire il tempo nell’approfondimento della conoscenza dell’altro ancor prima di progettare, è fondamentale in ambito sociale e consente automaticamente di generare partecipazione.
È un percorso faticoso che richiede molta disciplina e che mette in discussione le metodologie di progettazione e d’intervento tipiche del nostro territorio in cui spesso la progettazione è finalizzata al mero accesso alle risorse anziché come strumento per cambiare la società.
Per il bene di quest’ultima, come hanno spiegato i docenti, a volte se non si è adeguatamente organizzati e cooperanti, è più conveniente rinunciare ad alcune opportunità. Prepararsi, co-programmare, co-progettare, per un reale benessere comunitario.