Il progetto-pilota di formazione dell’Associazione Nazionale Donne del Vino sbarca all’EINAUDI
2 min di letturaTutti gli studenti del quinto anno dell’Istituto Professionale “Luigi Einaudi” di Lamezia Terme (unico scelto nella Regione Calabria) hanno partecipato al progetto
comunicato stampa
Tutti gli studenti del quinto anno dell’Istituto Professionale “Luigi Einaudi” di Lamezia Terme (unico scelto nella Regione Calabria), il 25 ottobre hanno partecipato nell’Auditorium della Scuola, con molto entusiasmo ed interesse, all’iniziativa proposta dall’Associazione Nazionale le Donne del Vino il cui obiettivo è di diffondere la cultura e la conoscenza del vino attraverso la formazione e la valorizzazione del ruolo della donna nel settore vitivinicolo.
Nel corso dell’evento è stato illustrato il progetto nazionale “D-Vino” avviato d’intesa con il MIUR e che coinvolgerà gli studenti dell’Einaudi durante le attività curriculari, per una durata di dieci ore.
Tale progetto, in via sperimentale, mira ad introdurre il vino tra le discipline di studio degli Istituti Alberghieri; questo perché conoscere il vino ed i suoi territori consentirà ai futuri manager del turismo di potenziare l’attrattiva della nostra regione e avere degli argomenti in più per battere la concorrenza. Infatti, una maggiore conoscenza del vino è fondamentale per chi si occupa di ristorazione e ottiene un terzo del suo fatturato sulle bottiglie che serve in tavola. D’altronde sul fronte turistico si può constatare che l’enogastronomia è la prima attrattiva dei viaggiatori stranieri diretti in Italia.
Ad accogliere e dare il benvenuto alle relatrici: Avv. Silvia Gulisano, Dott.ssa Vincenza Alessio Librandi, Dott.ssa Danila Lento e Dott.ssa Maria Romano, la Vice Preside Prof.ssa Rosa Filice che ha voluto sottolineare la valenza altamente formativa ed educativa dell’evento precisando come attraverso l’interazione con il territorio si possa creare cultura e arricchire l’apprendimento.
Accrescere la cultura enoica, quindi, degli studenti del nostro Istituto, ha affermato il Prof. Referente Vatalaro Davide, è di fondamentale importanza perché i territori del vino, come il nostro, hanno bisogno di personale formato nell’intera filiera che produce, commercializza e somministra il nettare di Bacco. Un ultimo, ma non per questo meno importante, fra gli scopi di questo progetto è quello dell’educazione al consumo responsabile tra i giovani per contrastare l’abuso e il binge drinking.