Propaganda gender nelle scuole: la Lega dice no a PD e M5S
2 min readCon il ritorno tra i banchi e l’impegno del Governo nel garantire un anno scolastico sereno per studenti e docenti, la sinistra non trova di meglio che riproporre la propaganda gender nelle scuole, fin dalle prime classi della scuola elementare
Comunicato Stampa
È incredibile come, non contenti di quanto già imposto a livello europeo con progetti come ‘Dragtivism Erasmus+’, PD e M5S intendano continuare a spingere l’ideologia gender attraverso risoluzioni in Commissione Cultura.
La Lega non starà a guardare: ci opporremo fermamente a questa deriva con una nostra risoluzione che, una volta approvata, impegnerà il Governo a vietare chiaramente ogni forma di indottrinamento ideologico nelle scuole.
Se Schlein e Conte sono così appassionati della propaganda gender, possono farla nelle loro sedi di partito o nei centri sociali, ma non nelle scuole e certamente non all’insaputa delle famiglie.
Il nostro obiettivo è tutelare i giovani, offrendo loro un’educazione basata su principi solidi e rispettosi del ruolo delle famiglie, senza lasciare spazio a derive ideologiche che rischiano di confondere e disorientare le nuove generazioni.
Questa settimana sarà decisiva: vedremo come accoglieranno la proposta del m5s, a prima firma della deputata calabrese Orrico, le famiglie accusate nella risoluzione dei grillini “di non fornire gli strumenti ai figli per distinguere la realtà dalla finzione” nella sfera sessuale, al punto da ricorrere a sedicenti esperti per insegnare educazione sessuale a scuola fin dalla prima elementare.
Sono certo che gli alleati di centrodestra sosterranno questa battaglia della Lega, per un impegno comune per un’educazione neutrale e priva di strumentalizzazioni.
Rossano Sasso
Capogruppo Lega Commissione Cultura Scienza e Istruzione – Commissario Lega Calabria