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Proroga decontribuzione. Cugliari (CNA): “Solo un inganno per penalizzare ancora il Sud”

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Cugliari (CNA): “Solo un inganno per penalizzare ancora il Sud”

Proroga decontribuzione, Cugliari (CNA): “Solo un inganno per penalizzare ancora il Sud”

Comunicato Stampa

Prorogare di soli sei mesi la decontribuzione per le aziende del Sud più che una conquista è una presa in giro, se non un vero e proprio inganno, per tutti quegli imprenditori che ancora vogliono investire in un territorio così penalizzato e difficile. Lo sgravio in precedenza era fino al 2029, come possono il ministro Raffaele Fitto e l’Unione Europea pensare che questa “concessione” possa lasciare soddisfatti gli imprenditori? Al contrario, è solo uno specchietto per le allodole per arrivare a gennaio 2025 quando, nuovamente, il problema si ripresenterà”.

È quanto afferma il presidente di CNA Calabria Giovanni Cugliari che tiene a precisare: “La decontribuzione per le aziende del Mezzogiorno non è un regalo, ma una compensazione per le condizioni di sottosviluppo in cui queste si trovano ad operare da sempre, a causa dei mancati investimenti da parte dello Stato in questa area del Paese. Logica che ora viene meno e che insieme all’Autonomia Differenziata potrebbe essere un’ulteriore causa di impoverimento e desertificazione dei territori”.

“Prima di operare con la forbice il governo dovrebbe pensare a sanare quelle condizioni che sono una zavorra per il Mezzogiorno. Dalla carenza di infrastrutture a quella di servizi pubblici, il Sud è terra di frontiera e investire diventa sempre più rischioso e difficile. Se si vuole eliminare la decontribuzione – dice Cugliari – si pensi allora a creare nelle regioni meridionali quelle condizioni che consentano loro di operare alla pari rispetto ad altri territori italiani”.

Prorogare di soli sei mesi la decontribuzione per le aziende del Sud più che una conquista è una presa in giro, se non un vero e proprio inganno, per tutti quegli imprenditori che ancora vogliono investire in un territorio così penalizzato e difficile. Lo sgravio in precedenza era fino al 2029, come possono il ministro Raffaele Fitto e l’Unione Europea pensare che questa “concessione” possa lasciare soddisfatti gli imprenditori? Al contrario, è solo uno specchietto per le allodole per arrivare a gennaio 2025 quando, nuovamente, il problema si ripresenterà”.

È quanto afferma il presidente di CNA Calabria Giovanni Cugliari che tiene a precisare: “La decontribuzione per le aziende del Mezzogiorno non è un regalo, ma una compensazione per le condizioni di sottosviluppo in cui queste si trovano ad operare da sempre, a causa dei mancati investimenti da parte dello Stato in questa area del Paese. Logica che ora viene meno e che insieme all’Autonomia Differenziata potrebbe essere un’ulteriore causa di impoverimento e desertificazione dei territori”.

“Prima di operare con la forbice il governo dovrebbe pensare a sanare quelle condizioni che sono una zavorra per il Mezzogiorno. Dalla carenza di infrastrutture a quella di servizi pubblici, il Sud è terra di frontiera e investire diventa sempre più rischioso e difficile. Se si vuole eliminare la decontribuzione – dice Cugliari – si pensi allora a creare nelle regioni meridionali quelle condizioni che consentano loro di operare alla pari rispetto ad altri territori italiani”.

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