La proroga della graduatoria di Oss e Infermieri è legge
2 min di letturaOggi il Consiglio Regionale ha approvato la proposta di Legge n. 204/12^ di iniziativa della Giunta regionale, pertanto diventa legge la proroga delle graduatorie approvate nell’anno 2021 ed in scadenza nel 2023, relative agli operatori socio-sanitari e infermieri.
Il Presidente Occhiuto ha comunque ribadito quanto sia necessario ed urgente, intervenire subito con la stabilizzazione dell’organico esistente e procedere con nuove assunzioni perché il sistema sanitario calabrese ha bisogno di donne e uomini capaci in grado di soddisfare la domanda di salute e di assistenza sanitaria.
In assenza di un intervento legislativo nazionale, la Regione Calabria ha inteso intervenire con un proprio atto al fine di adottare un provvedimento di proroga della validità delle graduatorie, alcune già in scadenza a fine luglio 2023.
Quello di oggi è un risultato importante che dimostra l’importanza della sinergia e dell’operatività delle diverse componenti politiche che lavorano per il raggiungimento di obiettivi di interesse generale come quelli in materia di Sanità e Lavoro.
Si precisa che l’articolo 2 della Legge di proroga delle graduatorie, prevede che la stessa abbia validità annuale ed è subordinata alla frequenza di un corso di aggiornamento degli iscritti ed al superamento di un colloquio atto ad accertarne la perdurante idoneità, che ovviamente non potrà avere la difficoltà di un nuovo concorso, ma servirà semplicemente a valutare le capacità e le conoscenze generali.
L’articolo 3 della Legge contiene la norma di invarianza finanziaria per il bilancio regionale, essendo le spese sostenute dalle risorse rivenienti a legislazione vigente nei bilanci degli enti ed aziende del SSR interessate.
Oltre a ciò con la detta proroga si realizza un risparmio di spesa a favore del bilancio del sistema sanitario regionale (il costo dei corsi di aggiornamento ed il colloquio per poco più di 100 operatori che residuano nelle graduatorie non è per nulla paragonabile ai costi imponenti di un concorso con migliaia di partecipanti), derivante dal mancato espletamento di nuovi concorsi finalizzati al reclutamento delle stesse figure professionali.
Antonello Talerico
Consigliere Regionale