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Protesta agricoltori a Pizzo, sindaco Filadelfia: Europa riveda politiche del settore

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Filadelfia, sindaco Anna Bartucca

Anna Bartucca presente al presidio assieme ad altri primi cittadini: “Saremo sempre al loro fianco”

Comunicato Stampa

FILADELFIA (VV). «Una protesta che non investe solo il mondo dell’agricoltura ma che riguarda tutti gli italiani».

Anna Bartucca, sindaco di Filadelfia, nel Vibonese, anche a nome dell’amministrazione comunale, ha accompagnato ieri con queste parole la sua presenza solidale al pacifico presidio di protesta messo in piedi dagli agricoltori sull’A2 allo svincolo di Pizzo.

Bartucca, a cui si affiancavano altri primi cittadini del comprensorio, ha evidenziato come le politiche agricole stiano causando notevoli danni al settore.

«Essere al fianco degli agricoltori – ha aggiunto – significa rafforzare l’idea che la protesta vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sulle questioni irrisolte del comparto senza pretendere elemosine aiuti o contributi e sul principio secondo cui i prodotti del lavoro agricolo vengano retribuiti per il loro reale e giusto prezzo.

Non intendiamo lasciarli soli perché non vogliamo che la nostra generazione e le generazioni future paghino scelte folli da parte dell’Europa.

Gli agricoltori vanno tutelati senza se e senza ma.

Ricordiamoci sempre che parliamo di un settore fondamentale e di primo piano nella filiera alimentare e produttiva che contribuisce in maniera determinante alla tenuta dell’economia nazionale e, in particolare, locale

Non dimentichiamo, infatti, la risalente vocazione agreste della maggior parte delle comunità calabresi.

Il sindaco, nel ribadire la propria solidarietà ai manifestanti, ha concluso che «dal Governo devono giungere risposte immediate e concrete, così come è necessario che le politiche agricole dell’Unione Europea debbano essere profondamente riviste.

E tutto questo deve avvenire guardano anche ai giovani agricoltori che sono il futuro dei nostri territori e che vogliono continuare a lavorare la propria terra oltre che continuare a portare avanti la tradizione dell’azienda di famiglia».

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