Puttane antifasciste, al TIP Teatro si parla del volume di Matteo Dalena
2 min di letturaIl volume Puttane antifasciste nelle carte di polizia (ilfilorosso) presentato al TIP Teatro di Lamezia Terme. Storie nascoste degne di essere raccontate.
Parte dagli archivi della polizia la ricerca di Matteo Dalena, autore del libro-documento Puttane antifasciste nelle carte di polizia (ilfilorosso) presentato oggi alla Biblioteca Galleggiante dello Spettacolo – TIP Teatro.
L’evento è inserito nella rassegna letteraria De/Scrivo 3.0.
L’autore, dialogando con Maria Pina Iannuzzi, racconta i pochi frammenti conosciuti delle vite di 27 donne raccolti nel suo volume ricco di documentazione storica e fotografie ingiallite.
Prostituzione legale e illegale
Le donne di cui parla Puttane antifasciste nelle carte di polizia non sono le grandi protagoniste della resistenza partigiana, ma prostitute autrici di piccole resistenze quotidiane, battaglie di nicchia, polverose, che non rientrano nel grande libro della storia ufficiale.
Queste erano donne che esercitavano la loro professione – proverbialmente la più antica del mondo – per strada, contravvenendo alla legge che voleva una prostituzione limitata alle mura silenziose delle case di tolleranza. Donne non per forza impegnate in lotte politiche antifasciste, come si potrebbe pensare a primo acchito. Ad esempio esistevano le tenutarie che si opponevano all’alta tassazione che vigeva nei bordelli.
Donne che attuavano un antifascismo popolare, oggi “degno di essere raccontato” afferma l’autore, e che quando venivano bloccate dalle forze dell’ordine del governo fascista rischiavano una multa ma anche di essere internate o spedite in carcere o al confino, come autentici oppositori politici.
La storia di Maria Degli Esposti
Una su tutte di queste 27 donne ribelli è Maria Degli Esposti, originaria Castello di Serravalle, Bologna, condannata a tre anni di confino in Sardegna.
Sulla sua vicenda estrapolata dalle carte di polizia Dalena e Iannuzzi, accompagnati dalle note della chitarra di Rodolfo Capoderosa, hanno messo in atto una breve interpretazione teatrale che racconta le fasi di arresto e di confino politico della donna.
Il libro è stato tradotto anche in lingua spagnola da Regina Cellino con la cura di Maria Pina Iannuzzi per la casa editrice Le Pecore Nere Editorial – il titolo è Putas antifascistas. Historia desde el margen.
Antonio Pagliuso