Graduatoria sulla qualità della vita, Vibo Valentia è ultima
2 min di letturaLa ventinovesima edizione della Qualità della vita, indagine annuale condotta dal Sole 24 Ore, vede Vibo Valentia chiudere la classifica delle 107 province italiane. È la provincia meno vivibile d’Italia.
La graduatoria viene stilata dal quotidiano economico Il Sole 24 ore tenendo presente 42 indicatori di benessere divisi in sei macro aree (Ricchezza e consumi, Affari e lavoro, Ambiente e servizi, Giustizia e sicurezza, Demografia e società, Cultura e tempo libero), riferiti all’ultimo anno.
Vibo Valentia continua a piazzarsi all’ultimo posto delle 107 province d’Italia per la qualità della vita: è la quarta volta che la provincia che vanta nei suoi confini assolute bellezze della natura come Tropea, Pizzo, Zambrone e Briatico, si trova a fare i conti con questo poco onorevole primato al contrario.
Ultima per quel che riguarda i prezzi medi delle case, la spesa in viaggi, la spesa sociale degli enti locali, l’uso dell’home banking, le sale cinematografiche, l’offerta culturale, la sportività e la durata media dei processi. [fonte Il sole 24 ore]
Problema infiltrazioni mafiose
A gravare molto sulla graduatorie anche gli scioglimenti per mafia dei comuni della provincia: Nicotera, Briatico, Tropea, Mileto, Limbadi, Sant’Onofrio, Stefanaconi e San Gregorio d’Ippona.
Se Atene piange, Sparta non ride, però. Altre due province calabresi si piazzano nei bassifondi della classifica: al gradino numero 103 troviamo Crotone, mentre un passo più giù la città metropolitana di Reggio Calabria (fanalino di coda lo scorso anno). 88^ Catanzaro, 97^ Cosenza. In generale male tutte le regioni del Mezzogiorno: la provincia del Sud più alta in classifica è Ragusa al posto numero 73.
La provincia più vivibile d’Italia è invece Milano. Completano il podio Bolzano e Aosta. Belluno si piazza al quarto posto, mentre al quinto troviamo Trento. Al ventunesimo posto Roma.
Antonio Pagliuso