Quattro domande a Ute Lemper
2 min di letturaGiovedì 20 luglio nell’area esterna dell’Abbazia Benedettina di Sant’Eufemia Lamezia si terrà il concerto, firmato AMA Calabria, della grandissima Ute Lemper
Ute Lemper ha inciso di recente il suo nuovo album Time Travelerche dà il titolo al suo tour, con il quale festeggia il suo sessantesimo compleanno.
Abbiamo raggiunto Ute alla quale abbiamo rivolto alcune domande.
Quattro domande a Ute Lemper – LameziaTerme.it
Sei una cantante eclettica ma il tuo repertorio “cantato” è soprattutto jazz. Due mondi diversi. Quanto ha influenzato la tua carriera l’esperienza come performer?
La mia musica è nell’universo del neo soul con elementi jazz e storytelling. In questa esperienza la musica si è rivelata molto fluida e fresca, molto piacevole e poetica. L’album stesso è molto più dolce.
Il mio personaggio teatrale è sempre più drammatico e la voce è uno strumento per esprimere l’esperienza umana.
Hai lavorato con il grande Robert Altman, puoi parlarmi di questa collaborazione?
Era l’anno 1993 a Parigi nel film Pret a porter.
Era come un mago, sedeva dietro molti schermi e riusciva a coordinarli senza problemi. Aveva una grande fiducia negli attori e lasciava che facessero le loro cose. Aveva anche un grande senso dell’umorismo.
Quale delle esperienze come attrice (teatro o cinema) ti ha dato di più, artisticamente parlando?
Penso che il mio show su Marlene Dietrich abbia superato i miei limiti. Dimensioni per un nuovo mondo. Adoro incarnarla e raccontare la sua storia, poiché è stata una delle donne più influenti al mondo nel secolo scorso.
Qual è la tua canzone jazz preferita… che ami cantare?
Adoro “Here’s to Life” di Shirley Horne. Nessuno può cantarla come lei.
Vi invito a vedere i fantastici video di Time Traveller che utilizza la tecnologia all’avanguardia e il bellissimo video “At the Reservoir”. Esprime il mio spirito di vita qui a New York.