Questione rom, Azione identitaria incontra il prefetto Latella
3 min di letturaLa questione Scordovillo tiene banco
Comunicato stampa:
Questa mattina i dirigenti di Azione Identitaria Calabria, Bruno Spatara, Igor Colombo e Paola Turtoro, sono stati ricevuti dal prefetto di Catanzaro, d.ssa Latella, per parlare della questione Scordovillo di Lamezia Terme.
Dopo aver ascoltato le nostre proposte il Prefetto ci ha precisato che esiste un protocollo sottoscritto dal sindaco Mascaro nel mese di febbraio 2017 che attende ancora di diventare esecutivo ed è lo stesso sottoscritto dal sindaco Abramo di Catanzaro che, reso immediatamente esecutivo, comincia a dare i primi risultati nella risoluzione della problematica rom.
Abbiamo esposto le nostre proposte relativamente al problema al Prefetto, ovvero:
Graduale smantellamento del campo rom con relativa sistemazione dei residenti in piccoli insediamenti (container) sparsi nelle varie zone periferiche della città, costantemente monitorate da forze di polizia e, ove necessario, dall’Esercito, dotati di tutti i comfort e serviti debitamente da linee urbane.
Il punto saliente della nostra proposta è quello relativo alla revoca della cittadinanza italiana a queste comunità, con il ritorno graduale al loro status di nomadi, assistendoli, in questo, coi fondi europei destinati alle minoranze etniche, proposta, questa, che non si discosta da quella presentata nel programma elettorale come Forza Nuova per le amministrative del 2015.
Dalla chiacchierata ci è apparsa molto evidente la mancanza di volontà di questa amministrazione Mascaro a voler procedere verso un iter risolutorio del grave problema dei ghetti di Lamezia Terme (Scordovillo, Ciampa di cavallo e San Pietro Lametino) e, quindi, l’inerzia ad affrontare questa piaga non sottraendosi però alla continua attività di raccontare favole ai lametini continuamente offesi da questo persistente stato di cose.
Avevamo già abbastanza chiara la situazione e, quindi, questa non è stata altro che una conferma a quanto da tempo affermiamo e cioè che né il sindaco Mascaro né la sua Giunta abbiano la minima intenzione di risolvere il problema ma, piuttosto, sembrano rimanere indifferenti sia alle attività, di smaltimento rifiuti, illecite che si svolgono all’interno del campo di Scordovillo che al rischio di accusa di omissione di rendere esecutiva la “famosa” ordinanza della Procura del 2011.
Ci è stata anche esaurientemente spiegata l’inutilità di un eventuale nuovo sequestro del campo e la possibilità di revoca della cittadinanza, a volontà dello stesso soggetto che l’ha concessa e cioè il Comune.
Cui prodest?
È l’unica domanda che ci poniamo considerando che è palese la responsabilità dell’intera amministrazione a non voler risolvere il problema e, piuttosto, continuare a temporeggiare per evitare di assumere precise e decisive posizioni.
Ci auguriamo che la commissione d’accesso, già presente al Comune, riesca a fare luce anche su questo intricato ginepraio di scaricabarili che giova sicuramente a molti ma non ai cittadini lametini onesti!