Questione rom, Movimento Nazionale Sovranità: “Le Istituzioni stanno a guardare”
2 min di letturaIl comunicato del segretario Cariglino
“Io sono nato in un dolce Paese dove chi sbaglia non paga le spese, dove chi grida più forte ha ragione….”.
Così cantava mezzo secolo fa Sergio Endrigo. Da allora le cose sono cambiate in peggio.
Se un cittadino qualsiasi non paga la bolletta dell’acqua gli viene interrotta la fornitura;
Se fa un allaccio abusivo alla linea elettrica non gli viene solo staccata la corrente ma viene denunciato per furto;
Se sporca una strada viene sanzionato e condannato a pagare le spese;
Se non ha pagato l’assicurazione gli viene sequestrata l’auto;
Se brucia delle sterpaglie nel suo giardino viene multato.
In un Paese normale dovrebbe essere così per tutti. Lo dice pure la Costituzione: “La legge è uguale per tutti…”
Nel “dolce Paese” però le cose vanno diversamente.
Il caso dei Rom di Scordovillo (che rom nemmeno sono) è emblematico!
I rom non pagano l’acqua; allacciano fili volanti alla rete elettrica; ammucchiano spazzatura altamente inquinante; bruciano pneumatici i cui fumi avvelenano; viaggiano su auto e motocarri senza assicurazione…..
E le Istituzioni stanno a guardare.
Se qualcuno osa porre seriamente il problema viene immediatamente accusato di razzismo ad opera dei fautori del politicamente corretto e dei finti buonisti.
E tutto resta fermo.
Ma è razzismo chiedere che, avendo gli stessi diritti degli altri italiani, i rom abbiano gli stessi doveri?
O è comune buon senso, indispensabile per poter vivere in una comunità?
Il segretario cittadino
Antonello Cariglino