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Biennale internazionale: premio Renè Magritte al lametino Mazza

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La Biennale Internazionale d’Arte contemporanea delle Fiandre è un evento ideato per coinvolgere numerose esperienze artistiche in un grande rave mondiale. Un’esperienza fruitiva unica che vede protagoniste pittura, scultura, grafica, fotografia, videoart e ceramica.Un sodalizio che racconterà uno spaccato significativo dell’attuale panorama artistico internazionale attraverso la sensibilità e i linguaggi di validi artisti contemporanei. Una presenza espositiva di rilievo per il lametino Raffaele Mazza, all’Oud sint jan museo nel cuore di una delle città più belle del mondo. Durante il Medioevo, Bruges era un centro commerciale internazionale di grande fama e godeva di un periodo d’oro di prosperità economica senza pari. Oggi la città vanta una raffinata serie di edifici storici e piazze ben conservati. Chiunque entri nelle sedi di Old St. John sarà sorpreso dalla presenza quasi tangibile della ricca storia di Bruges. Sale imponenti ospitano mostre affascinanti, spesso con un approccio sorprendente. Degna di citazione è la mostra di Picasso: un’esposizione permanente che riunisce 300 opere di questo famoso artista spagnolo del XX secolo, che da allora ha influenzato ogni aspetto del mondo dell’arte. L’enfasi è sull’arte grafica, con una delle collezioni più estese in Europa, che viene regolarmente integrata con pezzi unici provenienti da collezioni private.

In concomitanza, è possibile visitare la mostra dedicata al genio di Andy Warhol. Inoltre, Xpo Center Bruges ospita regolarmente mostre temporanee che coprono una varietà di temi, come l’arte, la scienza e l’archeologia. Nel 2015, il Centro ha ospitato Body Worlds (Körperwelten), nel 2016 è stato fotografo naturalista dell’anno. L’anno scorso, nel 2017, era presente alla mostra “Da Vinci, le invenzioni di un genio”. Da Marzo 2018, l’evento culturale “Mummie, I segreti dell’Antico Egitto”. In questo contesto intriso di storia e cultura si svolge la Biennale Internazionale delle Fiandre, un grande meeting internazionale che valorizzerà i migliori interpreti dell’arte contemporanea, tra cui appunto Raffaele Mazza, che ha ricevuto il Premio Renè Magritte. Un prestigioso riconoscimento che testimonia la rilevanza storica e stilistica, dedicato a uno dei più grandi pittori del Belgio è tra i massimi esponenti del surrealismo, inoltre ha ricevuto l’attestato di nomina di “Artista nella Storia”. L’evento ideato da Sandro Serradifalco, si avvale della collaborazione di professionisti del settore ed eminenti personalità del mondo della cultura.

La sezione italiana è curata da Serena Carlino, Rino Lucia, quella estera da Francesco Saverio Russo e Salvatore Russo. Sono circa 200 gli artisti provenienti da tutta Italia e da vari Paesi del mondo. Mazza è stato scelto con l’opera “Pudore” un olio su tela che fu presentata per la prima volta al Complesso del Teatro del Dioscuri del Quirinale, un’opera particolare con elementi a “sbalzo”, raffigurante il corpo di una donna velata con diversi gradi d’intensità, per regalare la facoltà, di toccare con mano ciò che separa dall’immaginazione. Il pudore, interpretato a 360 gradi, con richiami alla storia, al sentimento e agli affetti, un valore inestimabile, che appartiene ad ogni essere umano, consapevole di avere un’intimità e non soltanto una esistenza pubblica. La virtù del pudore, che affonda le radici in questo sentimento e che permette all’essere umano in questo caso alla donna, di  donare all’uomo la “rassicurazione “ disinibita del seno, immagine ancestrale dell’amore materno dato dall’allattamento e della vita e al contempo la contrapposizione, “lievemente velata” della trasgressione, del piacere che stimola nell’uomo, l’istinto sessuale  legato al simbolo della procreazione, nascondendo con vigore dato dal velo rosso “come la passione” l’indiscutibile “potere” della donna, di controllare, quando e come manifestare tutta se stessa, il proprio io, a chi può accettare, comprendere e  meritare, ciò di più caro possa avere.

“Un’arma letale” per l’uomo, ossia la “bellezza dello sguardo” come messaggero di emozioni lo “specchio della sua anima”, riallacciandosi proprio a un aforisma di Gabriele D’annunzio “ci sono certi sguardi di donna che l’uomo amante non scambierebbe con l’intero possesso del corpo di Lei”. Ancor più è stato scelto con una seconda opera dal titolo “Faraone” una scultura in pietra e cristallo già pluripremiata in altri eventi internazionali. Ciò che si presenterà ai visitatori è uno spaccato significativo della creatività attuale, sollecitando, uno scambio culturale qualificato volto a valorizzare i migliori interpreti del panorama artistico odierno. La Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea delle Fiandre coinvolgerà numerose esperienze creative nel segno della continuità, dello studio, della ricerca. I cinque continenti in una Biennale “storica” che si è svolta dal 3 al 14 novembre, due sezioni espositive dedicate agli artisti italiani e una conclusiva dal 26 novembre al 1 Dicembre con le presenze estere. Occasione d’incontro e confronto tra la tradizione e l’innovazione.

 

 

 

 

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