Recovery Sud, la giunta comunale di Rende approva il protocollo d’intesa
2 min di letturaPrimo comune in Calabria ad aderire alla rete dei 400 sindaci
Comunicato stampa
Approvato a Rende dalla giunta Manna il protocollo d’intesa “Recovery Sud”, sigla che racchiude il progetto di rete tra sindaci del meridione uniti dal comune obiettivo di: “usare questa grande opportunità del Piano Nazionale di Resilienza (PNRR) per migliorare il futuro prossimo delle nostre comunità”.
Il sindaco del comune dell’oltre Campagnano è stato infatti tra i primi ad aderire al movimento che vanto oggi ben 400 sindaci nel meridione: “d’accordo con loro, dal municipio più piccolo sino alle metropoli quali Napoli, Palermo e Reggio Calabria, in questo documento abbiamo declinato le nostre proposte indirizzate al presidente del Consiglio Draghi, al presidente della Repubblica Mattarella, e alla presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen”, ha spiegato Manna.
Dalla rigenerazione delle periferie alla mobilità smart pubblica, da sistemi di economia circolare al patto sostenibile, da un welfare di sostanza e qualità alla digitalizzazione, dall’assunzione di 5000 giovani programmatori alla green economy, dalle scuole alla sanità territoriale: “dentro il protocollo d’intesa sono indicati con concretezza le assi portanti dello sviluppo del Mezzogiorno – che possono essere riassunti con il termine di “ampi investimenti sociali” – così come dovrebbe essere disegnato nel Recovery plan che sarà presto rielaborato dal governo centrale”, ha proseguito il sindaco di Rende.
“Vogliamo ribadire che il nostro disegno è perfettamente consone con quello dell’UE, ragione per cui i fondi destinati all’Italia sono aumentati di 110 miliardi di euro rispetto a quelli allocati ad altri membri: attraverso tale finanziamento potremmo così finalmente colmare il divario nord/sud, oltre a promuovere il lavoro delle donne, migliorare il sistema di trasporti pubblici, garantire l’istruzione e i servizi essenziali, avviare il processo di digitalizzazione. L’approvazione del protocollo da parte delle amministrazioni comunali è un ulteriore passo in avanti in questa realtà inedita e storica, rappresentata dalla rete dei sindaci. É la voce di un Sud che è capace di autodeterminarsi, di tracciare la rotta di un’emancipazione sostenibile, moderna. Un nuovo meridionalismo si sta scrivendo attraverso il Recovery Sud, pronto a percorrere fino in fondo la strada di una next generation, di un futuro non più rimandabile”, ha concluso Manna.