Regionali, Lo Schiavo: “Non giudico i cinque anni di Oliverio. Callipo è il candidato migliore”
3 min di letturaIl movimento Lamezia Bene Comune promuove una serie di appuntamenti di interesse pubblico in vista delle imminenti elezioni regionali.
Il primo incontro in sede è con Antonio Lo Schiavo, candidato nella lista “Io resto in Calabria” a sostegno di Pippo Callipo Presidente.
“L’obiettivo è quello di offrire opportunità di interlocuzione con i candidati delle elezioni regionali – ha spiegato in apertura il consigliere comunale Rosario Piccioni – il voto deve essere consapevole: superiamo il voto clientelare, bisogna premiare il merito e le qualità”.
“Gioco in casa”. Ha esordito così il notaio vibonese a cinque anni di distanza dal suo debutto sulla scena della politica attiva. “Sono un professionista, certo. Vivere però significa non chiudersi, ma essere cittadini e partigiani. Non voglio giudicare l’amministrazione uscente targata Oliverio. Oggi Callipo è l’unica alternativa possibile, seppur arrivata in un momento di sofferenza”.
E’ certamente il momento peggiore per la sinistra per proporsi come forza di cambiamento, eppure Lo Schiavo ne sembra realmente convinto, soprattutto nel sostenere l’imprenditore che concorre alla carica di Presidente della Regione.
“Pippo Callipo è libero da certe dinamiche e da ogni tipo di condizionamento, in più si serve di quel metodo efficace già adottato nella sua azienda: la meritocrazia. Tanto è vero che con coraggio e determinazione ha deciso di privarsi di alcune candidature forti, che potevano essergli utili in termini di voti. Inoltre, sa di non essere un politico, in alcuni ambiti sopperirà inserendo figure tecniche e competenti”. Lo Schiavo ha poi precisato: “Tenere i partiti fuori è certamente una forzatura, non può esserci solo il tecnicismo”.
In quanto alla sua candidatura, chiede concitatamente non un appoggio personale ma politico, “per ricostruire un’area che non esiste più e darle una rappresentanza”.
“La vera sfida oggi è costruire una classe politica competente e competitiva con le altre regioni: o il consigliere regionale è un legislatore di qualità alta, o la Calabria è tagliata fuori. Temo, purtroppo, un esito disastroso”.
E sulle elezioni ha asserito: “Ci sarà un forte astensionismo, mi preoccupa molto però il messaggio sbagliato della destra, in particolare della Lega”. Infine sulla questione lavoro e disoccupazione ha ribadito: “Serve un piano straordinario per il Mezzogiorno e iniziative che incentivino gli investimenti in Calabria”. Il candidato alle regionali ha così concluso l’appassionato dibattito: “La mia non è solo filantropia o generosità. Mi piacerebbe che un giorno uno dei miei figli restasse in Calabria”.
Maria Francesca Gentile