Regione renda conto della vergognosa inefficienza sugli acquedotti
3 min di letturaAbbiamo perso ben 104 milioni di euro! Esordiamo così, in maniera asciutta, con la forza dei numeri
Comunicato Stampa
Numeri impietosi che fotografano, ancora, l’inefficienza della politica regionale e il precoce fallimento della giunta Occhiuto, insediatasi da pochi mesi.
Italexit denuncia, e con forza, la conclamata inefficienza di questa Amministrazione regionale.
Con la freddezza asciutta dei numeri, dunque, diamo conto del fallimento dei fondi che l’Europa ha stanziato per fronteggiare e contrastare le perdite idriche, che, dati gli acquedotti “colabrodo”, in diverse aree della Calabria sono oramai endemiche.
Ma andiamo con ordine: ai più sarà sfuggito, ma Sky TG24, lo scorso 8 luglio, basandosi sui dati ISTAT, ha rappresentato come la Regione Calabria si sia distinta per aver presentato un progetto giudicato «non ammissibile» da Bruxelles, poiché mancava la scheda dei costi preventivati che necessariamente andava allegata, sicché i 104 milioni stanziati nell’ambito del Programma React EU per la regioni del Sud Italia faranno la fine di tanti altri milioni e milioni di euro buttati al vento, e che probabilmente verranno dirottati verso altri territori. Tutto per l’inadeguatezza che, purtroppo, hanno dimostrato per l’ennesima volta gli amministratori calabresi.
La Regione è riuscita a fare anche peggio, laddove nel fare ricorso, l’Autorità idrica della Calabria ha lamentato che, citiamo testualmente: «L’accesso al bando era subordinato alla presenza di un operatore “industriale” in grado di realizzare gli investimenti programmati».
Peccato che, dal 2006, la Legge abbia imposto alle Regioni di dotarsi, appunto, di un Operatore industriale degli acquedotti. Riusciranno i nostri eroi, in pochi mesi, a rispettare le scadenze del Recovery Fund europeo (che anche sugli acquedotti impone di impegnare i fondi erogati)? Onestamente, ne dubitiamo.
In totale, tra le risorse del Pnrr, quelle impegnate dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, quelle relative alla legge di bilancio 2022 e quelle dello stesso React EU, ben 2 miliardi e settecento milioni di euro saranno a disposizione dell’Italia. O, meglio, delle altre regioni d’Italia. Solo per rimanere nel Mezzogiorno, interessato proprio dagli investimenti di React EU, la Puglia ha ottenuto finanziamenti programmatici per 90 milioni; la Campania per 127 milioni; 210 milioni sono stati destinati alla Sicilia e 49 alla “piccola” Basilicata.
Aggiungiamo altresì, sempre attraverso i dati certificati dall’ISTAT, che la Calabria è una delle tre Regioni a non aver presentato alcuna proposta di finanziamento, nell’ambito del Pnrr, relativa alla manutenzione e all’implementazione degli acquedotti: altri 600 milioni di euro sfumati!
E stiamo parlando dell’acqua, un bene primario: chi amministra questo territorio disastrato non si rende conto del danno che fa, se non altro, anche all’immagine della Calabria? Una notizia, questa, passata in sordina, che invece Italexit vuole rilanciare con forza e rivolgendosi agli stessi cittadini: è ancora il caso di votare per questi signori?
Lo diciamo al di là degli steccati politici. Infatti, appare lunare – nonché esempio plastico della realtà parallela in cui vivono i cosiddetti politici in Calabria – il dibattito che s’è scatenato tra il gruppo consiliare del Pd, che forse non ricorda che Mario Oliverio ha governato sino all’altro giorno, e lo stesso Occhiuto, che li accusa di avere «dormito» per anni.
Diciamo che è stato un sonno collettivo: solo che l’incubo investe i cittadini calabresi, che di certo meriterebbero una classe dirigente all’altezza.