Rende, inaugurata al Castello “Vetrate”, l’opera di Pirri
2 min di letturaInaugurata all’interno del Castello di Rende, l’opera le “Vetrate” di Alfredo Pirri
Comunicato Stampa
Il Castello di Rende, sede del Museo di Arte Contemporanea “Roberto Bilotti”, si arricchisce di un’opera straordinaria, le “Vetrate” di Alfredo Pirri.
Progettata specificamente per le aperture delle logge delle torri frontali, nelle quali nel periodo aragonese erano collocati dei cannoni, l’istallazione propone un dialogo tra la funzione difensiva passata e la funzione civile nuova. Con dei leggerissimi cerchi colorati, intersecati tra loro, Pirri crea una sequenza cromatica e luminosa, un vero inno alla luce, mentre, al contempo, reinterpreta lo spazio nella sua nuova funzione sociale e culturale”, ha spiegato l’assessora alla cultura Marta Petrusewicz.
“Uno dei massimi artisti contemporanei, Alfredo Pirri (Cosenza, 1957) è noto per le sue eclettiche interazioni tra pittura e scultura, architettura e istallazione, il lavoro con materia, volume, spazio, luce e colore, che producono grandi opere per spazi urbani e museali, come ha fatto a Reggio Calabria creando un luogo pubblico nuovo antistante il Museo Archeologico (“Piazza”, 2011) e a Firenze con la copertura del nuovo Auditorium del Teatro del Maggio Musicale (“Prospettive con Orizzonti”, 2022). Grazie a questo grande artista che ha voluto realizzare un’opera site-specific nel suo territorio natio, grazie alle nostre generose mecenati, Francesca Romana e Nicoletta de’Angelis, e grazie alla direzione artistica del Museo, Roberto Bilotti, la città di Rende acquisisce oggi un’opera d’arte unica nel panorama italiano”, ha aggiunto Petrusewicz.
Alla cerimonia di inaugurazione era presente oltre all’artista, all’assessora Petrusewicz e a Roberto Bilotti, la consigliera comunale con delega al centro storico Romina Provenzano: “Un’opera che arricchisce il ricco patrimonio museale del nostro centro storico. I musei, sono infatti strumento necessario per indagare e conoscere la città: la socializzazione dei contenuti, l’apporto delle giovani generazioni ed il turismo fanno sì che il motore della cultura possa far ripartire l’economia”, ha concluso la consigliera.