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Rete civica no discariche: Lamezia distretto del cibo o dei rifiuti?

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Panorama Lamezia

I lametini che l’hanno votato volevano un Sindaco civico. Si ritrovano l’ultimo dei Samurai che con la sua sciabola sta facendo fare harakiri alla nostra città

Comunicato Stampa

Mentre infatti il Sindaco di Castrovillari si è messo alla testa della protesta dei cittadini contro ogni ipotesi di nuovi rifiuti a ridosso dei loro vigneti di qualità, la furia iconoclasta di Mascaro si sta invece scagliando, con l’animosità di chi non vuol darla vinta, contro un presunto estremismo ambientalista della Rete Civica lametina.

Il Sindaco di Lamezia farebbe bene a capire che la nostra non è una battaglia contro i cugini di Reggio, Vibo, Crotone e Cosenza, ma al contrario un’iniziativa che serve a stimolare i loro “disattenti” amministratori ad intraprendere la via della raccolta differenziata spinta e del riciclo. E basta seguire qualche TG regionale per capire che è quello che chiedono gli stessi cittadini di quei territori invasi dai rifiuti indifferenziati. Mascaro, invece, prono com’è in questo ed in altri campi ai consigli interessati che gli vengono dal suo amico Abramo e dalla Giunta Santelli, insiste nell’incauto percorso intrapreso di aprire le porte ai rifiuti di tutti gli altri Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) della Calabria.

Venerdì scorso lui e la sua Giunta hanno varato una delibera con cui, adeguandosi come un fulmine alla richiesta della Santelli, hanno dato mandato alla Multiservizi di redigere un progetto per riaprire la prima delle due discariche di località Stretto per “abbancarvi”, cioè versarvi sopra, altri 150.000 metri cubi di nuovi rifiuti. Decisione gravissima per la città e la piana di Lamezia, politicamente assai scorretta e che di fatto anticipa i nefasti effetti della deleteria proposta della Giunta Santelli di unificare tutt’e cinque gli ATO calabresi in un unico ATO regionale.

Non ci stancheremo mai di ripeterlo. Lamezia e tutto il lametino devono decidere quale brand territoriale intendono promuovere, se quello del Distretto Agroalimentare di qualità, del Distretto del Cibo, del turismo termale, rurale, del mare e del vento, o il brand del Distretto dei Rifiuti. Se per Mascaro questa richiesta nasconde interessi privati, ci dica cosa c’è di illecito a difendere le tante aziende vitivinicole, olearie, panificatrici che nel lametino producono vini, oli, pane a marchi DOC, DOP e ITG e che fanno agriturismo. E ci dica pure perché è meglio invece privilegiare l’interesse della Multiservizi ad acquistare rifiuti da abbancare in vecchie e nuove discariche.

E qui si tocca il tasto della scorrettezza politica della decisione della Giunta Mascaro. E’ vero che questo è un atto gestionale di competenza della Giunta. Ma in questi mesi il tema discariche, volenti o nolenti, è stato all’attenzione della città e dei mass-media. Sono stati promossi incontri dalla Commissione Ambiente del Consiglio comunale e dall’Assessore Regionale all’Ambiente, confronti anche duri con i Sindaci del comprensorio ed il lancio di una petizione popolare. Un Sindaco civico non solo avrebbe dovuto ascoltare le richieste che vengono da quaranta tra organizzazioni di categorie produttive di ogni settore (quello agricolo in testa) e associazioni ambientaliste e culturali di varia estrazione, ma poiché il giorno prima del varo di questa delibera di Giunta aveva tenuto il primo Consiglio Comunale di Lamezia dopo il lockdown con oltre sessanta punti all’ordine del giorno, se non fosse stato abbagliato da personali risentimenti, avrebbe dovuto per correttezza politica informarne il Consiglio per sentire cosa ne pensava la sua maggioranza ed il Consiglio nel suo complesso. Questa fuga in avanti allora la dice lunga sul suo civismo, sul rispetto che ha della democrazia sostanziale e forse sulla stessa tenuta della sua maggioranza.

Infine, nelle stesse ore in cui lui eseguiva prontamente gli ordini della Santelli, il suo mentore Sindaco Abramo si scagliava giustamente contro la volontà della Giunta Regionale di unificare tutti gli ATO calabresi in un unico ATO regionale. Abramo, che una certa politica la sa fare, capisce che questo è l’escamotage che legittimerebbe per sempre quanto con la sua delibera di Giunta sta anticipando Mascaro: il fatto che i rifiuti di tutte le altre aree non virtuose della Calabria possano venire sepolti in aree virtuose come la nostra. E lui, pensando alla sua Catanzaro che in questo campo ha già dato, anche se meno di Lamezia, non vuol correre rischi. Mascaro farebbe quindi bene ad imparare. Invece di cercare rivalse contro Rete Civica, revochi la delibera e impegni il suo tempo a prendersi cura della pulizia del nostro mare, che in questi giorni è tornato come e peggio di prima.

Di tutto questo Rete Civica parlerà nel primo dei webinar programmati periodicamente sulle tematiche cittadine e del comprensorio, che si terrà Martedì 3 agosto alle ore 18,00 e al quale ogni interessato potrà partecipare prenotandosi con una mail indirizzata a retecivicalamezia@gmail.com.

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