Richiesto lo scioglimento per mafia del Comune di Lamezia
2 min di letturaLo scioglimento sarebbe il terzo per la storia della città
La commissione d’accesso ha richiesto al ministero dell’Interno lo scioglimento per mafia del Comune di Lamezia.
La commissione, nominata dal prefetto di Catanzaro Luisa Latella, sempre su disposizione ministeriale, dall’estate scorsa ha esaminato gli atti dell’attività amministrativa della giunta Mascaro per rilevare eventuali infiltrazioni mafiose.
L’invio della commissione è stato un atto consequenziale a quanto emerso dall’operazione Crisalide che ha visto coinvolti 2 consiglieri comunali poi eletti tra le fila dell’opposizione; l’inchiesta ha visto coinvolta indirettamente anche una consigliera della maggioranza in quanto legata sentimentalmente ad uno degli arrestati nell’operazione Crisalide.
La commissione composta da 3 funzionari aveva ottenuto il mese scorso una proroga di altri 3 mesi per esaminare le carte comunali. In realtà la relazione finale è arrivata nelle mani del prefetto Latella in questi giorni e dagli uffici catanzaresi è stata poi inviata al ministero.
La concreta eventualità che l’amministrazione di centrodestra guidata da Paolo Mascaro venga sciolta per mafia arriva proprio nell’anno in cui Lamezia celebra i suoi primi cinquant’anni dalla conurbazione dei tre ex Comuni di Nicastro, Sambiase e Sant’Eufemia.
Lo scioglimento che ormai sembra inevitabile sarebbe il terzo dopo quello del 1991 e quello del 2002.