Rifiuti. D’Ippolito(M5S): programmazione, Ultimo risponda alle nostre domande
2 min di letturaFinalmente l’assessore Ultimo ha detto una parola sull’emergenza rifiuti in Calabria e per la prima volta si è espresso favorevolmente sul compostaggio di comunità, che stiamo suggerendo alla Regione da molto, troppo tempo
COMUNICATO STAMPA
Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Giuseppe d’Ippolito, che prosegue: «Le dichiarazioni generiche di Ultimo non sono tuttavia sufficienti a comprendere passi e tempi della programmazione regionale in materia di rifiuti. Quando l’assessore allude alle nuove tecnologie, non riporta alcun dettaglio.
Spero che non si tratti di impianti tipo l’inceneritore di Brescia. Se così fosse, sarebbe l’ennesima folgorazione calabrese per un modello lombardo ampiamente superato, il quale non ci rassicura affatto, in quanto libera nell’aria polveri sottili che possono causare grossi guai all’apparato respiratorio, come Ultimo sa benissimo».
«Nebuloso è, poi, il riferimento dell’assessore – sottolinea il parlamentare del Movimento 5 Stelle – alla migrazione dei rifiuti fuori regione. Quanti ne saranno traferiti? Con quali costi per la comunità calabrese e quando, fino a quando? Che cosa significa che saremo pronti ad accogliere rifiuti da altre regioni? Di che cosa si tratta, di un potenziale scambio tra regioni, in nome della reciproca generosità sull’immondizia?».
«E – si chiede ancora il deputato M5S – quando Ultimo riferisce dell’ulteriore riempimento delle discariche, che cosa vuol dire, che per causa dell’emergenza di fatto la Regione procede con l’ennesima deroga e ordina, a Lamezia, a Celico, a Castrovillari e altrove, l’abbanco irregolare di rifiuti a discapito dell’ambiente e della salute pubblica?». «Se Ultimo usa il termine “programmazione”, deve specificare – incalza il parlamentare – che cosa voglia fare la Regione degli attuali Ambiti territoriali ottimali, se intenda o meno crearne di più piccoli, come noi stiamo chiedendo del tutto inascoltati. Ancora, Ultimo tace sugli impianti di trattamento, che ancora non ci sono.
Perché continua a non chiarire sul punto?». «Infine, in che modo – conclude D’Ippolito – la Regione sta lavorando a fianco dei sindaci e a vantaggio dei territori calabresi?
È possibile convocare uno specifico tavolo istituzionale, in proposito, oppure questa nostra richiesta continua deve cadere nel silenzio, come tante altre?».