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Rifugi d’aria border, a Belmonte Calabro festa di comunità

3 min di lettura

rifugi d'aria border 2018

Il presente inteso come quotidiano; la ritualità vista come tutto ciò che permette all’uomo di incontrare l’altro e manifestare se stesso. Questi i motivi ricorrenti di Rifugi d’aria – Festa di comunità in programma a Belmonte Calabro (Cosenza) dal 5 al 7 ottobre prossimi.

Il direttore artistico della manifestazione, Stefano Cuzzocrea , parla delle iniziative e dei temi che caratterizzeranno i tre giorni organizzati in uno dei paesi più suggestivi della Calabria, Belmonte. “Rifugi d’aria border nasce dalla riflessione sul vuoto che lascia chi va via e sul pieno che genera chi rimane”. Questo nuovo progetto è dunque profondamente legato al tema di ciò che resta: una dimensione che verrà espressa appunto attraverso i temi del presente e del rito. “Da quello sciamanico a quello induista – spiega Cuzzocrea – il rito è tutto ciò che mette in relazione l’altro con se stesso. Bisogna abituarsi ai luoghi per poterli abitare. Un luogo deve diventare abitudine per tramutarsi poi in lavoro quotidiano”. Il direttore artistico annuncia dunque una vera e propria festa, inclusiva e popolare. “Con Rifugi d’aria border – afferma – esploreremo i luoghi e ci prenderemo cura di essi. Dal 5 al 7 ottobre Belmonte vivrà una festa aperta e gratuita con un grande valore sociale e civile che guarda al limite personale e alla caduta come punti di forza da cui ripartire.

In Rifugi d’aria l’elemento ‘border’ è il confine: che non è inteso come limite, bensì come prospettiva di incontro e di continuo scambio culturale, tutto inteso a valorizzare le piccole comunità con le loro possibili visioni e le loro buone pratiche, comunità che sono realtà fragili come un “rifugio fatto d’aria”. ​

Il programma

La manifestazione ha un programma ricco e intenso con una residenza creativa, concerti, teatro, laboratori, poesia, talk. Prenderanno vita e forma dei progetti speciali costruiti per questa edizione, progetti  che mirano ad esprimere la poetica e la politica culturale di Paola Scialis, scomparsa nel maggio scorso, artista ed anima delle molteplici attività promosse da Ex Convento.

Paola Scialis

Ad inaugurare la manifestazione saranno gli NtinnaNtì (Chiara Mastroianni, Alessio BRessi, Giuseppe Muraca e Giuseppe Gallo, animatori del progetto “Felici & Conflenti“), che lavoreranno insieme al dj e producer Marco Dalmasso, in arte Ghiaccioli & Branzini; insieme a loro Daniele Li Bassi . Un gruppo poliedrico che punterà il focus su canti polifonici contadini con una loro rilettura in chiave elettronica.

Il lavoro di residenza verrà presentato sabato 6 ottobre dopo il concerto. Ad esibirsi anche Alessandra Asuni con la perfomance “Matrici-Un Rito“, spettacolo per soli 18 spettatori alla volta che verrà ripetuto per 3 volte nella giornata di sabato, esplorazione del ciclo di “morte -vita -rinascita” attraverso antiche pratiche e mestieri della sua terra d’origine.  

Il 5 ottobre sarà la volta di Bst , un progetto di ricerca audiovisiva che si basa principalmente sulla sperimentazione elettronica, la libera improvvisazione e il minimalismo esecutivo. A formare il gruppo Mattia Biondi (electric guitar & effects), Mario Lino Stancati (analog & electric devices) e Maria Todaro (synth & voice). Nel programma anche Talknoise (Erneto Orrico e MAssimo Garritano) con una sorta di recitativo in jazz.

Per sostenere la manifestazione è aperta la campagna di crowdfunding


V.A.

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