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Ristoranti, a tavola nessun limite all’aperto: al chiuso 6 al massimo

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ristorante

Secondo fonti di governo questo il compromesso trovato per la zona bianca. Mentre nelle aree ‘gialle’ si resta fermi a 4 commensali


Tavoli da 6 al chiuso e senza limite all’aperto in zona bianca. Mentre nelle aree ‘gialle’ l’asticella per i ristoranti dovrebbe restare ferma a 4 commensali, sia all’interno che all’estero. Dovrebbe essere questo, riferiscono fonti di governo, il punto di equilibrio su una delle ultime querelle sulle riaperture, il punto di caduta per superare le divisioni nella maggioranza di governo nonché tra l’esecutivo e le Regioni.

Le Regioni avevano proposto il limite di 8 commensali all’interno in zona bianca, ma alla fine sembra essere prevalsa la linea della gradualità e della maggior prudenza.

“Continuano le scelte di buon senso del governo Draghi. Sono contento che la posizione che ho sostenuto fin da subito sull’eliminazione del limite dei 4 commensali all’aperto nei ristoranti e bar in zona bianca sia stata approvata. Come avevo anticipato ieri, questa posizione definisce e chiarisce una volta per tutte la differenza tra zone gialle e zone bianche, tra locali all’aperto e locali al chiuso”. E’ quanto dichiara il sottosegretario di Stato alla Salute, Andrea Costa (Noi con l’Italia).

“I cittadini – aggiunge – avrebbero fatto fatica a comprendere una interpretazione ulteriormente restrittiva che sembrava non tenere conto della situazione attuale, dove la campagna vaccinale sta proseguendo spedita e il 40% degli italiani ha ricevuto almeno una dose. E’ una nuova e ulteriore dimostrazione del fatto che gradualmente stiamo recuperando le nostre libertà. Proseguiamo dunque in questo percorso, non abbassando però la guardia, utilizzando senso di responsabilità e rispettando le regole anti contagio”.

Toti: “Limite 4 a tavola è un’assurdità”

“Il limite dei 4 posti a tavola nei ristoranti? Un’assurdità! I numeri della pandemia calano in tutto il Paese, si svuotano gli ospedali: ogni limitazione delle libertà adesso è fuori luogo e priva di fondamenti scientifici. Usciamo dalla narrazione dell’emergenza ed entriamo in quella della ripartenza, evitiamo misure dal sapore punitivo che tanto piacciono ai catastrofisti e permettiamo all’Italia e a tanti lavoratori di tornare alla normalità”. Lo scrive su Fb il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti.

Meloni: “Da coprifuoco a posti a tavolo, stop misure irragionevoli”

Con il premier Mario Draghi “un lungo e franco colloquio, nel quale Fdi ha portato molte delle sue proposte, priorità e rivendicazioni. Tante le questioni affrontate”, a partire dal “tema della limitazione delle libertà personali: io credo non possa più esserci un governo nel quale non c’è qualcuno che si assume la responsabilità di scelte che vengono fatte e che ci dica su quali basi scientifiche”. Così la leader di Fdi Giorgia Meloni, lasciando Palazzo Chigi. “Continuano ad esserci misure assolutamente irragionevoli ai fini della lotta al Covid – sostiene- : dal tema del coprifuoco alle 4 persone a tavola all’aperto, la mascherina all’aperto quando si sa che non si ha contagio, il settore del wedding che è letteralmente in ginocchio e non viene fatto ripartire. Noi abbiamo chiesto di fermare queste misure: abbiamo detto al presidente di fermarle, di valutare se non ci siano alcune di queste scelte che sono prive di senso e allontanano i cittadini”. Meloni assicura di aver visto un presidente del Consiglio, su questi temi, “attento e ragionevole”.

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