Riuso dei beni confiscati criminalità organizzata: Lamezia esempio di trasparenza e virtuosismo
2 min di letturaA Lamezia Terme procedono a passo spedito le buone pratiche sui beni confiscati alla criminalità organizzata attraverso il loro riuso sociale quale misura di contrasto preventiva, significativa ed efficace per sconfiggere i fenomeni di stampo mafioso
Comunicato Stampa
Esordisce così Fernando Nucifero – dirigente del movimento civico lametino “Patto Sociale” – per il quale il governo locale in materia di gestione dei patrimoni immobiliari sequestrati alla malavita è da considerarsi tra gli enti territoriali nazionali più trasparenti e virtuosi con importanti traguardi raggiunti con forza e coraggio.
In quest’ottica è notizia ultima – sottolinea l’avvocato Nucifero – l’indizione delle procedure negoziate finalizzate all’affidamento dei lavori di riqualificazione e valorizzazione di ricchezze sottratte ai gruppi delinquenziali.
In particolare – puntualizza l’esponente di “Patto Sociale” – si tratta di due interventi finanziati nell’ambito dei fondi del Pnrr per una somma complessiva che supera il milione di euro che interessano un programma denominato “Pensieri e Parole” relativo ad uno stabile già assegnato alla comunità Progetto Sud ed un altro chiamato “Mamas Lucky Friends Center” riferito ad un fabbricato già destinato all’associazione Lucky Friends.
Proprietà che un tempo – conclude Nucifero – erano espressione del potere mafioso e che oggi, invece, diventeranno ancora di più occasione di crescita civile e sociale per la nostra collettività grazie agli intenti sinergici dell’Amministrazione Comunale che da sempre ha dato priorità politica ad azioni ed iniziative di promozione educativa e di contrasto culturale alle associazioni di malviventi approntando strumenti reali, strategici, incisivi e innovativi attraverso cui colpire le risorse economiche delle mafie trasformando gli averi requisiti in opportunità utili alla popolazione.
Fernando Nucifero