Roberta Lorusso parla di “Finché volano gli aquiloni”
2 min di letturaPresentato a Lamezia Terme “Finché volano gli aquiloni” il romanzo della scrittrice Roberta Lorusso. L’incontro, ospitato tra le mura foderate di libri della libreria Mondadori “Gulliver” di corso Giovanni Nicotera, ha visto l’autrice interfacciarsi con il giornalista e consulente editoriale Pasquale Allegro e l’editore di Talos, la casa editrice madre del romanzo in questione, Osvaldo Tartaro.
La Lorusso decide di aprire la finestra all’incontro con la lettura delle prime righe del suo romanzo nelle quali si rivolge direttamente al lettore che, attratto e incuriosito, si appropinqua a scoprire l’interno, l’anima del libro.
Una storia «edificante, politicamente corretta e descrittiva; un romanzo che parla di integrazione», espone Osvaldo Tartaro, cercando di lasciar trapelare qualcosa in più a favore degli astanti. Pasquale Allegro, anche prefatore dell’opera, parla di un «romanzo che racconta una rinascita», nel quale si assiste al ricomporre dei cocci di una vita vissuta dalla protagonista tra le dissimili città di Badolato e Parigi.
L’autrice, tra le pagine del suo romanzo, narra la storia di una ragazza, Maria Luce, nella fase di maturazione della vita e il suo approccio al cambiamento in concerto all’attaccamento affettivo alla terra natia, attraverso i temi caldi dell’accoglienza, della tolleranza e dell’integrazione.
Le tre sillogi poetiche precedentemente pubblicate influenzano in positivo la scrittura graziosa, pregna di parole elegantemente collegate l’una con l’altra di cui è composto “Finché volano gli aquiloni”, opera che segna anche l’esordio nel romanzo di Roberta Lorusso.
Antonio Pagliuso
Foto Libreria Mondadori “Gulliver”