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Rosario Piccioni su Operazione Crisalide

3 min di lettura

Ancora una volta, a ormai due giorni dall’operazione Crisalide, registriamo il silenzio assordante e incomprensibile del Sindaco Mascaro sui gravi risvolti politici emersi dall’operazione, che prospettano un pericoloso inquinamento del voto alle ultime elezioni comunali.

Operazione Crisalide

Comunicato Stampa

Prendiamo atto delle dimissioni del vicepresidente del Consiglio Paladino, che potrà difendere la sua posizione di fronte agli organi competenti. Così come tutti i candidati e le persone coinvolte.
Non siamo noi a dover fare nessun processo, ci mancherebbe. C’è però una questione anzi un terremoto politico all’interno del consiglio comunale, che emerge da queste indagini, che il Sindaco non può non affrontare, perché riguarda la maggioranza che lo sostiene in consiglio comunale.
Il consigliere Paladino aveva dichiarato il suo sostegno al sindaco Mascaro già al ballottaggio, è passato nelle fila della maggioranza da un anno e faceva parte di Patto per Lamezia, che esprime due assessori in giunta. Possibile che il primo cittadino non senta il dovere di dire qualcosa?
Ci sono tutti gli elementi per chiedere al Sindaco un atto di chiarezza politica per il bene della città, una verifica “etica” della compagine che lo sostiene in consiglio comunale.
Non possiamo continuare a far finta di niente. Ancora una volta, come aveva già fatto sulla vicenda Sacal, l’unica parola pronunciata sull’operazione Crisalide è stata “voltare pagina”, come se fosse possibile far finta che non sia successo niente o che quanto emerso dalle indagini non abbia alcuna conseguenza politica. Non è così.
Noi non siamo tra quelli che invocano la commissione d’accesso o si augurano lo scioglimento come se fosse la soluzione di tutto. Al contrario. Sappiamo tutti che il terzo scioglimento per mafia del nostro Comune sarebbe una  sciagura dalla quale la città con grande fatica riuscirebbe a rialzarsi.
Nessuno che ha veramente a cuore la città può minimamente augurarselo. Abbiamo massimo rispetto delle autorità competenti, dal Ministro Minniti al Prefetto, che sanno bene come e quando agire e le misure da adottare per salvaguardare la legalità delle nostre istituzioni comunali.
Il Sindaco però non faccia come sul caso che ha coinvolto il padre del Presidente De Sarro e come ha fatto con la Sacal, trincerandosi dietro il silenzio o utilizzando il garantismo come schermo per non affrontare la questione. La storia di questa città insegna che una posizione attendista e negazionista fa il male della città e potrebbe aprire scenari drammatici.
A maggior ragione se, come annunciato ieri in conferenza stampa dai magistrati della Procura di Catanzaro, potrebbero esserci ulteriori sviluppi della vicenda.
Il Sindaco faccia un’attenta analisi all’interno della sua maggioranza e tragga le conclusioni più opportune per il bene della città. Basta silenzi, basta ipocrisie. La città vuole sapere quale è la posizione del sindaco e delle forze politiche di maggioranza su una vicenda eticamente drammatica, che peserà su tutta questa consiliatura.

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