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Rosarno: sequestrati beni per 3,5 milioni a imprenditore affiliato a cosca

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La sede dell'impresa individuale sequestrata all'imprenditore Nasso di Rosarno.

L’uomo venne arrestato durante l’operazione Ares

ROSARNO. Ammonta a circa 3,5 milioni il valore dei beni sequestrati dai carabinieri di Gioia Tauro a Giuseppe Nasso, 40enne imprenditore di Rosarno.

Sequestrati denaro contante, conti correnti, polizze assicurative e un’impresa individuale, comprensiva di tutto il compendio aziendale, e beni immobili.

L’uomo era stato arrestato nell’operazione Ares, scattata nell’estate scorsa con l’arresto di 45 appartenenti alle cosche di ‘ndrangheta dei Cacciola e dei Cacciola-Grasso.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Reggio Calabria, hanno permesso di appurare la partecipazione di Nasso, arrestato con l’accusa di associazione mafiosa, alla cosca Cacciola-Grasso. Le medesime indagini hanno quindi portato all’esecuzione del sequestro.

Durante l’esecuzione del provvedimento a suo carico, i carabinieri hanno trovato, nascosto in un controsoffitto del suo negozio di ferramenta, circa un milione di euro, suddivisi in mazzette e confezionati all’interno di pacchi sottovuoto.

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