Rubino e Gianturco: “Proponiamo regolamento in attività di pubblica utilità”
2 min di lettura“Le condizioni della città, in termini di igiene e decoro urbano, rimangono estremamente critiche.”
comunicato stampa
Per tamponare l’emergenza proponiamo la stesura di un regolamento per l’utilizzo del volontariato individuale in attività di pubblica utilità e non ci si affidi invece, come sta accadendo oggi, al caso e all’improvvisazione”. E’ la proposta che Rosy Rubino e Mimmo Gianturco, consiglieri comunale di Fratelli d’Italia, rivolgono all’amministrazione comunale di Lamezia Terme. “Si tratta – spiegano Rubino e Gianturco – di un regolamento che disciplinerebbe lo svolgimento del volontariato da parte di singoli cittadini. Naturalmente non una misura risolutiva, ma di supporto per fronteggiare le emergenze. L’Amministrazione comunale provvederebbe ad istituire un elenco di volontari da utilizzare in ambito sociale, culturale, ambientale e della società civile, predisponendo le necessarie coperture assicurative. Si eviterebbero, così, spiacevoli inconvenienti come quello accaduto lo scorso mese di febbraio che ha portato all’annullamento della Fiera di San Biagio per la impossibilità di reperire 30 persone addette al rispetto delle normative anti-Covid”. “Come abbiamo più volte denunciato, occorre – aggiungono i consiglieri comunali – un’adeguata programmazione, rispettando le regole di buon governo, le condizioni di legalità e i diritti dei cittadini, per risolvere la problematica del verde pubblico e decoro urbano che in questi anni ha tediato la città come mai avvenuto in passato. Oggi ancora una volta, l’amministrazione comunale si fa trovare impreparata. L’iter per l’affidamento del servizio di manutenzione del verde pubblico, gestito per quattro mesi dalla cooperativa Malgrado tutto, è partito con estremo ritardo”. “Riteniamo che avrebbero potuto essere utili alla causa – specificano Rubino e Gianturco – i percettori del reddito di cittadinanza. Una battaglia che perseguiamo da anni. Il loro impiego era stato prospettato dall’amministrazione comunale, già con colpevole ritardo, entro maggio 2022 nel settore dell’ambiente, del sociale e dei beni comuni. Questo impegno è stato disatteso dall’esecutivo lametino. Ma non è bastato. Anche la scadenza del 30 settembre, termine entro il quale avrebbero dovuto essere impiegati in tre progetti 50 percettori del reddito di cittadinanza, è stata elusa. Una ulteriore debacle dell’amministrazione comunale di Lamezia Terme che lascia attoniti e amareggiati i cittadini, quotidianamente privati di servizi e diritti”. “C’è poco da fare: mancano le idee, non si programma e la città viaggia verso una deriva inarrestabile” concludono Rosy Rubino e Mimmo Gianturco.